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23 Giugno 2025 - 16:15
Una città che non si ferma mai, nemmeno sotto il sole
Non solo caldo e vacanze. A Torino, l’estate si fa cultura. Musei, fondazioni e spazi espositivi trasformano la città in un grande museo diffuso, capace di attraversare secoli e linguaggi. Dai maestri del Rinascimento ai giganti della fotografia, fino alle più recenti sperimentazioni contemporanee, il cartellone delle mostre estive si presenta vario, ricco, sorprendente.
Il percorso inizia ai Musei Reali, dove è allestita fino al 27 luglio Da Botticelli a Mucha – Bellezza, Natura, Seduzione. Oltre cento opere raccontano il tema della femminilità nell’arte, con un prestito d’eccezione: la Venere di Botticelli, proveniente dagli Uffizi. Un viaggio che parte dall’ideale classico e approda all’eleganza fluida del Liberty. Alla Fondazione Accorsi-Ometto, protagonista è Carol Rama, figura irregolare e geniale della scena torinese. La retrospettiva, aperta fino al 14 settembre, ripercorre tutta la sua carriera: dagli acquerelli degli anni Trenta alle composizioni degli ultimi decenni. È un’esplorazione intima, spesso scomoda, ma fondamentale per comprendere il ruolo delle donne nell’arte del Novecento. Chi ama il contemporaneo può dirigersi alla GAM, dove la mostra Seconda Risonanza indaga le relazioni tra ritmo, struttura e segno, mescolando opere storiche a installazioni inedite. Alla Reggia di Venaria, invece, il focus è sul barocco genovese con La Genova dei Dogi, omaggio a Rubens, Van Dyck e alla magnificenza della Repubblica marinara.
Fino al 29 giugno si può visitare la mostra dedicata al fotografo di moda Norman Parkinson a Palazzo Falletti di Barolo: immagini che raccontano mezzo secolo di stile tra eleganza e rivoluzione. La stessa data segna la chiusura della retrospettiva su Joan Miró, alla Promotrice delle Belle Arti, dove dipinti, disegni e installazioni restituiscono lo spirito giocoso e visionario dell’artista catalano. Il programma fotografico si arricchisce ulteriormente alla CAMERA, che ospita una selezione di scatti di Alfred Eisenstaedt, il celebre fotoreporter di Life. In mostra fino al 21 settembre, una raccolta potente che include il leggendario bacio a Times Square e ritratti intimi dell’America del XX secolo. Chi è attratto dai dettagli del mondo medievale troverà a Palazzo Madama, fino all’8 settembre, la mostra Jan Van Eyck e le Miniature Rivelate: manoscritti miniati, incunaboli e codici illustrati restituiscono una straordinaria testimonianza della cultura figurativa tra XIII e XVI secolo.
Completano il panorama le Gallerie d’Italia, dove fino al 7 settembre sarà possibile ammirare l’indagine fotografica di Olivo Barbieri sull’Oriente, tra realtà e finzione. Al MAO, invece, l’esposizione Haori racconta l’eleganza maschile nella moda giapponese d’inizio Novecento. Mentre il PAV – Parco Arte Vivente propone Seeds of Time, una riflessione ecologica tra arte, scienza e memoria. Torino, con questo palinsesto, si conferma anche d’estate una capitale culturale. Le sue mostre non si limitano ad accogliere: coinvolgono, provocano, interrogano.
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