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Alberto Bersano, l’Alpino che continua a salvare vite in Canavese

Salto inaugura il defibrillatore in memoria del compianto Alberto

Alberto Bersano, l’Alpino che continua a salvare vite in Canavese

Alberto Bersano, l’Alpino che continua a salvare vite in Canavese

Una giornata per imparare. Una giornata per non dimenticare.

Sabato 21 giugno, a Salto, la frazione più popolosa di Cuorgnè, verrà inaugurato un defibrillatore semiautomatico. Non sarà un gesto qualsiasi. Avrà un nome, una dedica, un’anima: quella di Alberto Bersano.

L’iniziativa si chiama “Prendilo a cuore”. E il cuore – in tutti i sensi – sarà il protagonista. Perché salvare una vita non è solo una questione di attrezzature, ma anche di memoria, comunità, affetto.

Dalle 8.30 del mattino, all’oratorio San Giacomo, adulti e bambini parteciperanno a un corso Bls-D, con tanto di manovre di disostruzione. Alle 13 il Pranzo del cuore, organizzato presso la Società di frazione (prenotazioni ai numeri 345/ 58 97 625 e 349/ 91 46 154).

Poi, alle 15, il momento più toccante. Alla scuola primaria di Salto verrà scoperta la targa: il defibrillatore sarà dedicato ad Alberto Bersano, artigiano di 47 anni, alpino, juventino, appassionato di motori, calcetto e della sua terra. È morto il 3 gennaio 2024 mentre giocava a calcio a 5 a Salassa.

“Alberto era il motore di tutto”, dice Nicola Mattiuz, tesoriere del Gruppo Alpini. “Era nel direttivo con me. Sempre presente in ogni festa, ogni iniziativa. Un cuore d’oro”. Parole che fanno eco in tutta la comunità.

Alby, come lo chiamavano gli amici, era ovunque. Con il cappello da alpino. Con la maglietta bianconera. Con la squadra Ingria Bar Da Costa, nel campionato Uisp. Poi, per motivi di salute, aveva lasciato l’agonismo. Ma non gli amici, non le risate, non le partite tra compagni di una vita.

Alberto lascia la mamma Anna, il papà Giancarlo, il fratello Stefano, e una comunità che – sabato – si ritroverà per dirgli grazie. Perché ora, grazie a lui, a Salto c’è uno strumento in più per salvare una vita.

E quando qualcuno lo userà, sarà come se Alby fosse ancora lì. A correre. A ridere. A tifare. A vivere.

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