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Fulmine ferma l'orologio del campanile: rintocchi fermi, polemiche accese

Da due mesi l’orologio non batte più le ore: il paese resta in attesa

Fulmine ferma l'orologio del campanile: rintocchi fermi, polemiche accese

Da oltre due mesi il tempo si è fermato. Letteralmente. Il campanile della chiesa parrocchiale, da sempre simbolo e sentinella della comunità, è immerso nel silenzio e nell’immobilismo. L’orologio, colpito da un fulmine durante un violento temporale primaverile, ha smesso di scandire le ore. E con lui, si è fermato un pezzo di storia e di identità di Fiorano.

Il fulmine ha mandato in tilt il meccanismo, rendendolo inutilizzabile. Da allora, nonostante le segnalazioni dei cittadini e le sollecitazioni dei consiglieri di opposizione, nulla si è mosso. L’amministrazione comunale, pur informata tempestivamente, ha deciso di attendere l’esito delle pratiche assicurative prima di autorizzare qualsiasi intervento. Una scelta che ha lasciato l’amaro in bocca a molti.

Possibile che non si potesse intervenire subito, anticipando la spesa? È la domanda che si fanno in molti. Perché a Fiorano l’orologio del campanile non è solo un ingranaggio meccanico, ma un riferimento affettivo e culturale. È il cuore pulsante del paese, il ritmo delle giornate, la voce che accompagna la vita quotidiana. Un paese dove il tempo, più che sugli smartphone, si misura ancora con il rintocco delle campane.

Le più colpite sono le anziane del borgo, che da settimane si rivolgono al sacrestano con una nota di nostalgia e rammarico. Quel suono, spiegano, era un conforto, una presenza rassicurante. "Senza il campanile che batte le ore, ci sentiamo smarrite", hanno detto.

Il capogruppo di minoranza Fabrizio Lotito della lista civica "Guardiamo Oltre"

La questione è diventata anche un tema politico.

Fabrizio Lotito, capogruppo della lista di minoranza Guardiamo Oltre, in questi giorni, ha lanciato un attacco frontale alla maggioranza.

“Questa amministrazione - stigmatizza - agisce solo quando è messa alle strette da interrogazioni o mozioni. Altrimenti, si rifugia nel silenzio, come la celebre scimmietta: io non vedo, io non sento, io non parlo. Non solo non interviene, ma attacca anche chi, come noi, segnala problemi e propone soluzioni. È un atteggiamento che isola chi governa dal paese reale”.

E ancora: “Ci auguriamo che, almeno questa volta, si trovi il coraggio di agire. Perché il battito dell’orologio non è solo una questione tecnica, ma il simbolo della comunità. Fiorano ha bisogno di sentire che quel cuore batte ancora”.

Nel frattempo, il tempo – quello vero – continua a scorrere. Ma nel centro del paese, lassù sul campanile, le lancette sono ferme. E con loro, anche un pezzo di Fiorano sembra restare immobile, in attesa che qualcuno trovi il tempo – e la volontà – per farle ripartire.


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