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18 Giugno 2025 - 12:20
Dalla poesia al digitale, gli studenti si confrontano con la prima prova tra analisi e riflessione
Alle 8:30 di questa mattina, mercoledì 18 giugno, è scattato il conto alla rovescia per oltre mezzo milione di studenti italiani: la prima prova scritta della Maturità 2025, il tema di italiano, ha ufficialmente aperto l’esame di Stato. Sette le tracce messe a disposizione dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, suddivise in tre tipologie. La prova, uguale per tutti gli indirizzi scolastici, è articolata in modo da offrire spunti che spaziano dalla letteratura classica alla riflessione filosofica, fino a temi civili e scientifici legati all’attualità.
Nella tipologia A, dedicata all’analisi del testo, gli studenti si sono trovati davanti due giganti del Novecento: Pier Paolo Pasolini, con una poesia tratta da “Appendice I a Del Diario (1943-1944)”, e Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con un estratto da Il Gattopardo, incentrato sulla visita di Angelica alla famiglia dei Salina. Due testi intensi, simbolici, letterari e profondamente radicati nella trasformazione del Paese. La tipologia B, incentrata sul testo argomentativo, offre invece tre percorsi distinti. Il primo propone un brano dello storico inglese Piers Brendon, tratto da Gli anni Trenta. Il decennio che sconvolse il mondo, un’analisi lucida del periodo che precedette il secondo conflitto mondiale. Il secondo è un articolo del giornalista Riccardo Maccioni, caporedattore di Avvenire, incentrato sul concetto di rispetto come parola dell’anno secondo Treccani. Il terzo è firmato Telmo Pievani, filosofo della scienza, che nel suo saggio Un quarto d’era (geologica) di celebrità invita a riflettere sull’umanità come specie esposta e auto-narrante. Infine, nella tipologia C, dedicata al tema di attualità, spazio a due voci molto diverse ma altrettanto incisive. Da un lato, Paolo Borsellino con il suo messaggio I giovani, la mia speranza, tratto da un’intervista pubblicata su Epoca, dall’altro il testo di Chiara Lalli e Anna Meldolesi tratto dal libro L’indignazione è il motore del mondo social, che affronta il ruolo dell’attivismo digitale e della rabbia pubblica nell’era delle piattaforme.
Pier Paolo Pasolini
Domani, giovedì 19 giugno, sarà il turno della seconda prova scritta, diversa per ogni indirizzo: latino al classico, matematica allo scientifico, discipline tecniche e professionali per gli altri istituti. Anche quest’anno, tra scommesse sbagliate e tracce sorprendenti, il Ministero ha proposto una selezione che unisce autori di peso e riflessioni etiche attuali. Dalla poesia di Pasolini alla cultura dei social.
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