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Ascelle, Pride e Palestina: Cantoni rilancia e va all'attacco: "Non vedo l’ora che crolli il regime degli Ayatollah!"

Guerra di parole: il nuovo attacco social del consigliere Cantoni infiamma il dibattito sulla libertà d'espressione e i diritti LGBT

Ascelle, Pride e Palestina: Cantoni rilancia e va all'attacco, ma non voleva offendere le donne

Andrea Cantoni, sullo sfondo Francamente

Il caso è esploso oggi. Ma ora si allarga, si incattivisce, si stratifica. Dopo il primo post – quello sulle ascelle di Francamente e sulla bandiera palestinese al Torino Pride – il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Cantoni rincara la dose. E lo fa con un secondo, lungo messaggio pubblicato su Facebook, nel quale rilancia l’attacco all’artista e ai suoi difensori, e chiarisce – a modo suo – di non avere alcuna intenzione di fare marcia indietro. Tutt’altro.

«Giuro – ci dice al telefono – non volevo offendere la sensibilità delle donne. La prima parte del post, quella sulle ascelle, era sarcastica.  Quello che mi interessava sottolineare è la seconda parte... Lo ripeto: mi duole aver turbato la sensibilità di qualcuno, ma è ridicolo soffermarsi su quel punto per tralasciare una decina di righe che sbugiardano e mettono in chiaro le numerose ipocrisie di certa sinistra.»

Il bersaglio è sempre lei, Francesca Siano, in arte Francamente, e la sua partecipazione al Pride di Torino.

Tutto nero su bianco nel post pubblicato oggi. Con tanto di foto: Francamente davanti a un muro, sul quale campeggia la scritta spray “Salvini carogna”.

«Si è fatta riprendere sventolando una bandiera della Palestina, dopo aver definito anacronistico il Tricolore italiano – stigmatizza Cantoni – Ciò che mi fa sorridere sono le accuse di omofobia e islamofobia che mi sono state indirizzate da alcuni esponenti dell’estrema sinistra eporediese, dal momento che ho fatto notare che l’unico Paese del Medio Oriente dove si svolge il Gay Pride è Israele, mentre tutti conosciamo la sorte degli omosessuali a Gaza e in Iran, giusto per citare due territori. Islamofobia? No, denuncia della barbarie. Questo dovrebbe fare chiunque sia a favore della libertà e del rispetto degli esseri umani.»

«Purtroppo, anche in questa occasione, i paraocchi ideologici prevalgono, dando vita all’ennesima narrazione anti-occidentale. Ovviamente, però, nessuna reprimenda è stata indirizzata al Segretario di +Europa, immortalato con una vignetta molto dura nei confronti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Satira sì o satira no? L’importante è che non sia a targhe alterne, quando fa comodo.»

«È arrivata perfino la “forte condanna” dell’Assessore Gabriella Colosso, silente di fronte alle violenze che avvengono in città ma pronta a scagliarsi al fianco dell’estrema sinistra eporediese. Mi sembra proprio che questa mobilitazione contro di me sia solo la manifestazione della mancanza di argomenti di molti. Ma va bene così. Questa è democrazia.»

«Vista la grande eleganza dell’artista/attivista in questione, avrei forse dovuto riferirmi a lei con “milady” o “sua signoria”. Come al solito, la sinistra vince il premio per la selezione dei paladini sbagliati.»

Ma non finisce qui. Nel mirino del consigliere anche Franco Giorgio. Anche lui lo ha accusato di omofobia, islamofobia e body shaming.

«Ho letto e riletto il suo post e il mio per cercare di capire il perché delle accuse di omofobia e islamofobia - replica Cantoni - L’omofobia sta a Gaza, in Iran e da tante altre parti, non a casa mia. L’islamofobia tanto meno. Al punto che non vedo l’ora che crolli il criminale regime degli Ayatollah in Iran, alla cui fine certamente Israele sta contribuendo.»

«Ma è ovvio che questo sia incomprensibile a Franco Giorgio e a tutti i suoi amici con la falce e il martello in testa, da sempre ammiratori dei peggiori farabutti della terra, pur di andare contro agli Stati Uniti e all’Occidente.»

«Tornando, invece, al presunto ‘body shaming verso una donna che manifesta per un popolo che sta subendo un genocidio’, evidenzio che l’artista in questione stava manifestando al gay pride (che si tiene regolarmente in Israele e non a Gaza o in Iran) e, pertanto, sarebbe stata più coerente a sventolare la bandiera israeliana o a lanciare messaggi contro i leader di Hamas e gli Ayatollah, che fanno LAPIDARE gli omosessuali. Oggi.»
«Questa si chiamerebbe coerenza, per non parlare di ideale, che non possiamo pretendere né da una cantante né tantomeno dagli eredi di Mosca. Sarà per questo che è da due anni che Franco Giorgio, insieme al Comitato per la Pace, chiede la resa dell’Ucraina e la ‘vittoria palestinese’? Doppiopesismo allo stato puro...»

Intanto, in città, il clima resta rovente. E non solo sui social. C’è già chi chiede un chiarimento politico in Consiglio comunale. Il dibattito, insomma, rischia di traslocare dalle bacheche virtuali all’aula.

E Francamente?
Continua a cantare, come ha sempre fatto.
Continua a esporsi, con il suo corpo e le sue idee.
Perché, in fondo, il problema – ancora una volta – non sono le ascelle. Ma la libertà.

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Commenti all'articolo

  • Sovietico Eporediese

    19 Giugno 2025 - 05:31

    Cantoni: inizi a rispettare meglio le Donne e le persone. Visto che crede di essere un gentiluomo ma che poi attacca e denigra e insulta costantemente donne e persone. E studi e si informi meglio e eviti di fare il razzista che non è compatibile con la cultura eporediese e canavesana.

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  • Sovietico Eporediese

    19 Giugno 2025 - 05:26

    Come al solito il Cantoni sbaglia approccio alla questione. Il problema non è "il regime degli Ayatollah" ma il massacro della popolazione tra cui i più colpiti sono i bambini e neonati oltre al territorio massacrato e inesorabilmente danneggiato e distrutto. Con che coraggio festeggia per la morte di migliaia di bambini e neonati? Con che coraggio festeggia la distruzione di un territorio ?

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