AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
11 Giugno 2025 - 18:38
Via Druento e corso Asti diventano una giungla: “È pericoloso!”. Ma nessuno interviene
Sono passati più di due mesi. Due mesi e una settimana, per la precisione. E i polloni – quei getti infestanti che crescono alla base degli alberi – hanno avuto tutto il tempo per moltiplicarsi, allargarsi, espandersi. Oggi invadono via Druento e corso Asti, a Venaria Reale, con la stessa prepotenza con cui l’amministrazione comunale del sindaco Fabio Giulivi ignora le segnalazioni.
Ma che cosa sono i polloni?
Sono rami secondari, spesso vigorosi e disordinati, che crescono direttamente dal tronco o dalle radici degli alberi, al di sotto del punto di innesto. Sono del tutto inutili per la salute dell’albero e anzi rappresentano un problema concreto: sottraggono linfa vitale, impediscono una corretta manutenzione del verde, ostacolano la visibilità stradale e possono invadere marciapiedi e parcheggi. In breve, sono erbacce legnose da eliminare appena si formano. Ma a Venaria nessuno li taglia.
A denunciare per prima – già il 4 aprile – è stata una venariese dipendente di un’azienda della zona.
Lo stato dei polloni lo scorso aprile in via Asti
La donna, lavoratrice attenta alla sicurezza, aveva scritto all’assessore ai Lavori Pubblici per chiedere un intervento urgente di rimozione: «I polloni sono pericolosi per pedoni e veicoli, riducono la visibilità e i posti auto, e rendono impossibile la pulizia della strada», diceva nella mail ufficiale, allegando anche foto eloquenti.
Silenzio.
Sei giorni dopo, il 10 aprile, la venariese ci riprova: chiede almeno una risposta. L’Ufficio Relazioni con il Pubblico prende atto e gira la richiesta al settore competente, in copia all’assessore al Verde Giuseppe Di Bella e al dirigente. Ma nulla si muove.
Si arriva così al 12 maggio. Nuove fotografie. Nuova denuncia. Le piante, ormai, «sono diventate una giungla». È impossibile parcheggiare, le manovre si fanno alla cieca, la sicurezza stradale è un concetto evaporato. La donna chiede una data certa per i lavori, per poter avvisare la direzione della sua azienda.
Lo stato delle piante a maggio
Ancora nulla. Nessuno risponde. Nessuno taglia. Nessuno passa a verificare.
E così arriviamo a oggi, 11 giugno. Le piante sono più alte, più fitte, più invadenti. I posti auto si sono dimezzati, le carreggiate si stringono, la visibilità è drammaticamente ridotta. In una nuova mail – l’ennesima – la lavoratrice avverte: «Vorrei evitare che succeda un incidente. Intervenite il prima possibile».
Ma il Comune di Venaria continua a far finta di niente. Nessuna squadra di manutenzione. Nessun intervento. Nessuna presa in carico del problema. I polloni crescono, indisturbati, come l’indifferenza amministrativa. E la “giungla urbana” avanza.
La situazione oggi
Una città che parla di decoro, ma lascia le strade ostaggio della vegetazione. Una città che promette cura del verde, ma abbandona il territorio e i suoi cittadini. Una città dove chi denuncia viene ignorato e chi dovrebbe agire resta a guardare.
Venaria, oggi, è tutto questo. Un Comune dove le piante crescono. E le risposte no.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.