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Onda Pride 2025: in piazza contro il decreto sicurezza. Ecco dove in Piemonte

Cinque città per i diritti Lgbtqia+: “Il decreto sicurezza è liberticida”

Onda Pride 2025: in piazza contro il decreto sicurezza. Ecco dove in Piemonte

Onda Pride 2025: in piazza contro il decreto sicurezza. Ecco dove in Piemonte

L'Onda Pride 2025, la grande manifestazione a sostegno dei diritti delle persone Lgbtqia+ organizzata da Arcigay e da altre associazioni locali e nazionali, entra nel vivo con cinque cortei in programma oggi ad Alessandria, Caserta, Enna, Padova e Savona.

Lo fa sapere l’Arcigay spiegando che l’Alessandria Pride dà appuntamento alle ore 16 in viale della Repubblica, il Caserta Pride partirà alle 16 da piazza Vanvitelli, l’Enna Pride ha fissato il ritrovo alle 17 al Castello di Lombardia, mentre per il Padova Pride il concentramento è alle 15 in piazza De Gasperi. Infine, per il Savona Pride l'appuntamento è alle 14 in Piazza delle Nazioni Unite.

"Oggi, mentre in cinque città italiane scendiamo in piazza con orgoglio e determinazione" – afferma Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay"il nostro sostegno va anche alla mobilitazione nazionale contro il vergognoso decreto sicurezza del governo Meloni. La mano che brandisce il manganello contro chi protesta in piazza è la stessa che ha scritto questo decreto liberticida. È la stessa mano che, dai palazzi del potere, sta costruendo giorno dopo giorno uno Stato autoritario che reprime il dissenso, le diversità e le libertà. Il decreto sicurezza rappresenta il primo passo per vietare tutto ciò che viene considerato una minaccia da chi vuole governare attraverso la paura e il pregiudizio, calpestando sistematicamente i diritti sociali e civili. È lo stesso meccanismo che abbiamo visto all'opera a Budapest, dove hanno vietato il Pride: prima si criminalizza il dissenso, poi si eliminano i diritti".

La comunità Lgbtqia+, aggiunge, "conosce bene il volto della repressione e della discriminazione. Per questo non possiamo restare in silenzio di fronte a un governo che vuole trasformare l’Italia in un paese dove i diritti vengono revocati, le proteste criminalizzate e le diversità messe a tacere".

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