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Gemellaggi senza confini: sindaci europei ospiti a Chivasso

L’ennesimo gemellaggio, dopo Torre Pellice, Valsavarenche, Ventotene e Sabaudia. Ma questa volta con due paesi esteri... Il motivo? Eccolo...

Gemellaggi senza confini: sindaci europei ospiti a Chivasso

Gemellaggi senza confini: sindaci europei ospiti a Chivasso

Eravamo rimasti alla determinazione n. 103 del 15 maggio, quando il Comune decide di ospitare per tre giorni, dal 29 al 31 maggio, i sindaci o le delegazioni di un Comune francese, Sucy-en-Brie, e di uno tedesco, Bietigheim-Bissingen, in vista di una auspicata “stipula di un gemellaggio internazionale”. L’ennesimo gemellaggio, dopo Torre Pellice, Valsavarenche, Ventotene e Sabaudia. Ma questa volta con due paesi esteri.

Perché proprio quei due Comuni d’oltralpe? Perché un anno fa degli studenti-atleti di Chivasso avevano partecipato ai “Sister Cities Games” che si sono tenuti a Sucy-en-Brie. Così gli intraprendenti amministratori comunali chivassesi hanno pensato: perché non gemellarsi con Sucy-en-Brie? E visto che Sucy-en-Brie è gemellata con la cittadina tedesca di Bietigheim-Bissingen, perché non gemellarsi anche con il Comune tedesco?

Ed ecco che a Castello e assessori viene un’idea: per cominciare, invitiamo per tre giorni a Chivasso una delegazione di Sucy-en-Brie e di Bietigheim-Bissingen. Dal 29 al 31 maggio. Col seguente programma: “1) trasporto da Malpensa a Chivasso e ritorno nei giorni 29, 30 e 31 maggio; 2) offerta a spese dell’amministrazione comunale di tre pasti e un piccolo buffet di benvenuto; 3) organizzazione del trasporto delle delegazioni sia all’interno della nostra Città, sia a Torino, ove le delegazioni si recheranno, accompagnate dagli amministratori, a visitare la città sabauda nella giornata del 30 maggio”.

Però, nei giorni seguenti, il sindaco Castello e i suoi assessori non riescono a dormire. Sono tormentati da un dubbio, da una ansia trapanante: non sarà un po’ poco, un po’ misera, questa accoglienza, proprio da poveracci? Ed ecco il rimedio: le due delegazioni portiamole anche sulla Mole Antonelliana. Costa solo 118 euro. E velocemente, il 23 maggio, con la determina n. 361, ora nell’albo pretorio, il Comune stanzia questi ulteriori 118 euro.

Claudio Castello sindaco di Chivasso

Appena la notizia si sparge in città, partono sui social le battute: “ma poi, saliti sulla Mole, almeno si buttano giù?”. E, qualcuno, più attento alle finanze: “Non potrebbero andare a buttarsi nel Canale Cavour, così si risparmia sulla gita a Torino?”. Ma ci sono i più riflessivi, quelli che dispiegano davanti a sé una carta geografica: “E perché non anche Superga?” “E perché non anche la reggia di Venaria? E lo Juventus Stadium? ce lo dimentichiamo?”

Ora siamo in attesa che la furia gemellare degli amministratori del nostro Comune si inventi altri gemellaggi. Noi modestamente avevamo offerto loro delle idee: perché non gemellarsi con tutti i Comuni lungo il Po? In fondo Chivasso e tutti questi paesi e città una cosa importante ce l’hanno in Comune: sono tutte “località fluviali”. Oppure gemellarsi con tutte le città del mondo il cui nome comincia per C: Chicago, Camberra, Crescentino, ecc.

Qualora i costi diventino troppo alti, ma il gemellaggificio di Palazzo Santa Chiara continui a smaniare, si potrebbe fare qualcosa di più locale, fatto in casa: il centro di Chivasso potrebbe gemellarsi con Torassi e Castelrosso. Hanno di sicuro qualcosa di simile: fanno tutti parte del Comune di Chivasso. Oppure un gemellaggio fra Borghetto, a Est, e Pratoregio, ad Ovest… Gemelliamo gemelliamo, qualche pretesto si troverà…

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