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Venaria, nasce la Coalizione Civica 2026: Dei e Accorsi lanciano la sfida dai quartieri

Quartieri, partecipazione, ascolto: ecco la proposta del nuovo cartello di cui fanno parte anche Dellisanti e Nocerino

Venaria, nasce la Coalizione Civica 2026: Dei e Accorsi lanciano la sfida dai quartieri

«Salvino, vieni un attimo. Dai che iniziamo». L’incontro si apre così, con tono familiare, colloquiale, quasi da rimpatriata tra amici che condividono un progetto. Perché la serata di mercoledì, che ha segnato la nascita ufficiale della Coalizione Civica Venariese 2026, non è cominciata in un salone nobile o in una sala congressi: è cominciata dal basso, da piazza Nenni a Venaria, quartiere Rigola, in mezzo alla gente, in un quartiere dove, come ha ricordato con un sorriso Antonio Nocerino, «giochiamo in casa».

È da qui che si vuole ripartire: dai quartieri, dalle periferie dimenticate, dai luoghi dove la politica ha smesso di ascoltare. E la nuova coalizione civica vuole rimettere al centro proprio questo: partecipazione, competenza, territorio.

A dare il via al progetto sono Andrea Accorsi e Andrea Dei, due volti noti della politica locale, attualmente consiglieri comunali passati dalla maggioranza all'opposizione e fondatori del gruppo Venaria al Centro. Con loro ci sono Mimmo Dellisanti e Antonio Nocerino.

Nessuna lista ancora, nessun candidato sindaco ufficiale, ma una direzione chiara: costruire un’alternativa credibile e concreta agli schieramenti tradizionali, parlando con chi, negli ultimi anni, si è rifugiato nel non voto o si è limitato a una partecipazione disillusa.

«Vogliamo restituire centralità alla partecipazione civica e alla competenza amministrativa», recita il comunicato stampa letto durante la serata. Una frase che potrebbe sembrare retorica, se non fosse seguita da un piano preciso, da un’idea di politica che non si limita ai due mesi di campagna elettorale, ma che vuole accompagnare la città prima, durante e dopo le elezioni. Non un contenitore vuoto, quindi, ma un percorso da costruire giorno per giorno, con l’ambizione di restare un punto di riferimento costante per i cittadini. Almeno, questo nelle intenzioni dei referenti del nuovo cartello venariese.

«Noi siamo partiti con un anno di anticipo. Dodici mesi non sono pochi, ma non sono nemmeno troppi per fare le cose seriamente. Abbiamo bisogno di tempo per confrontarci, per incontrare persone, per capire quali sono i bisogni reali della città. Non vogliamo fare propaganda, vogliamo fare politica, quella vera», ha spiegato Nocerino.

«Io sono un po’ rivoluzionario, sì, ma nei modi, non nei rapporti. Sono amico di tutti. Ho la testa a destra e il cuore a sinistra. E secondo me dovremmo essere tutti così», ha detto sorridendo. Una dichiarazione che fotografa bene l’identità della Coalizione Civica: una realtà fluida, aperta, che non si riconosce in una parte politica precostituita, ma che vuole ragionare sui contenuti, sulle persone, sui progetti. Un’identità civica nel senso più autentico del termine, che guarda ai problemi quotidiani più che alle bandiere.

Durante la serata sono stati salutati anche due consiglieri comunali del Partito Democratico, Stefano Mistroni e Pino De Candia, presenti non per adesione formale al progetto, ma per dimostrare quella disponibilità al dialogo che è uno dei pilastri del percorso appena avviato.

In foto un momento dell'incontro

«Per noi è importante essere inclusivi, tenere le porte aperte a chiunque condivida i nostri valori e voglia lavorare seriamente per Venaria», ha spiegato Dei. Un messaggio chiaro: la Coalizione non nasce per chiudere, ma per unire.

E i temi? Ci sono, eccome. Primo fra tutti: i quartieri.

«I comitati di quartiere sono sempre stati evocati ma mai davvero istituiti. Eppure sarebbero la palestra ideale per la formazione civica, per mantenere il contatto tra amministrazione e cittadini. Noi vogliamo che diventino una realtà concreta, con voce, con strumenti, con ruolo», ha promesso Accorsi. Altro tema caldo: la partecipazione continua. «Troppo spesso succede che ci si ricorda dei cittadini solo nei mesi che precedono il voto. Dopo, il silenzio. Noi vogliamo rompere questo schema», ha detto Dellisanti.

Nel comunicato ufficiale si legge che «la nostra presenza non si esaurirà nell’appuntamento elettorale: crediamo in una partecipazione autentica e duratura»

Alla fine della serata, nessuna proposta clamorosa, nessun annuncio di candidature, ma la sensazione che qualcosa si stia muovendo. E che, questa volta, si voglia fare sul serio. I promotori del nuovo cartello venariese – Accorsi, Dei, Dellisanti e Nocerino – lo sanno bene: serviranno tempo, energie, compromessi. Ma sembrano anche consapevoli che questa sia una delle poche strade percorribili per recuperare il rapporto tra politica e cittadini, per tornare a parlare di progetti, di quartieri, di persone. E non solo di equilibri tra partiti.

«Il nostro obiettivo è diventare un punto di riferimento stabile, che dialoga con la città e con le altre forze politiche in modo costruttivo. Non vogliamo alzare muri, vogliamo costruire ponti. E soprattutto, vogliamo restare», ha concluso Nocerino, lasciando intravedere la possibilità che questa coalizione possa davvero diventare qualcosa di più di una lista per le amministrative: una comunità civica, viva, attiva, capace di restituire senso e dignità alla parola “politica”.

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