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26 Maggio 2025 - 21:09
Federico Pozzo neo sindaco di Ozegna
Ozegna, in totale controtendenza rispetto alla tradizione italica degli ultimi anni, quella che si può tranquillamente ribattezzare “fuga dalle urne”, ci dice che, quando le elezioni sono sentite, quando gli elettori avvertono la necessità di votare, quando hanno la certezza che il loro voto conta qualcosa, a votare ci vanno, eccome che ci vanno. È così che 761 cittadini, il 75,95% degli ozegnesi aventi diritto di voto, si sono recati alle urne per scegliere il nuovo Sindaco. La scelta, sulla carta, poteva sembrare scontata, ma di scontato non c’è mai nulla, soprattutto quando in ballo c’è la poltrona di Sindaco.
Da una parte la cugina del Primo cittadino uscente, Rosella Bartoli, già Vicesindaco nella prima legislatura di Sergio Bartoli, alla guida della lista “Ozegna Punto a capo”; dall’altra Federico Pozzo, alla guida della lista uscente “Trasparenza e Futuro”, anche lui Vicesindaco, ma nella seconda legislatura Bartoli, quella che ha portato Ozegna ad essere premiata dal Consiglio d’Europa per l’ottima governance e quella che ha visto il suo Sindaco eletto in Regione, candidato nella lista civica “Cirio Presidente”.
Sulla carta poteva esserci partita, ma poi c’è stata la pioggia di voti, non determinata da “strani” e immaginari “cambiamenti climatici”, bensì dalla volontà popolare di proseguire nella certezza di ciò che è stato e che ancora potrà essere.
I numeri, non più gli slogan elettorali o le spregiudicate certezze di vittoria di chi voleva mettere un grosso punto su quanto fatto dalle due giunte Bartoli per andare a capo, sono diventati i padroni incontrastati ed a poco più di metà dello spoglio hanno certificato matematicamente l’elezione di Federico Pozzo a Sindaco di Ozegna. Certo, si poteva dire che l’elezione di Federico Pozzo era un qualcosa di annunciato, che le aspettative su di lui e sulla sua lista erano elevate e che la sua vittoria non sarebbe stata una sorpresa, ma, seppur da molte parti annunciata, la vittoria si è tradotta in plebiscito, un fragoroso applauso a quanto si è qui fatto e un incitamento a continuare sulla strada intrapresa. Un risultato che si è tradotto in evento, le cui proporzioni, forse, devono ancora essere ben percepite e metabolizzate.
Aldilà di ogni considerazione bisogna premettere una doverosa osservazione: a Ozegna si è fatto strada un sentimento embrionale di partecipazione, che a tutti gli effetti si configura splendidamente e finalmente in quel concetto di coscienza civica tanto sbandierato un po’ da tutti, ma spesso, troppo spesso, più che mai astratto nella realtà quotidiana.
Ozegna si è stretta intorno a Federico Pozzo, l’ha voluto Sindaco, il quinto ad essere eletto dall’entrata in vigore della legge n. 81 del 25 marzo 1993, quella dell’elezione diretta del Sindaco. E lui, che ha sempre detto: “La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell’amore per l’azione, per la propria terra e di lasciar vivere avendo comprensione per la volontà altrui”, si mostra già pronto, avendo la massima fiducia nella squadra che lo affiancherà, nella nuova e impegnativa avventura che lo attende.
Il seggio è dunque arrivato alla fine dello spoglio offrendo chiara la volontà degli ozegnesi, che hanno premiato Federico Pozzo con 577 voti e rimandato alla prossima volta Rosella Bartoli con 168 preferenze. Le schede bianche sono state 5 e le nulle 11.
Le preferenze personali dei candidati della lista “Trasparenza e Futuro” sono state le seguenti:
Agostini Monica: 36 – Bartoli Sergio: 75 – Carpino Adriano: 69 – Cortese Armanda: 17 – Falvo Laura: 14 – Graziano Agostino Giovanni: 67 – Guglielmetti Marta: 39 – Scalese Gianfranco: 23 – Tarabolino Riccardo: 48 – Vittone Luca: 56.
Quelle dei candidati della lista “Ozegna Punto a capo”:
Bordone Maurizio: 60 – Delaurenti Elena: 9 – Gallo Lassere Lara: 13 – Grosso Gabriel: 9 – Massetti Lidia Maria Stella: 6 – Prata Massimo: 13 – Sansoe’ Omar: 5 – Torchia Gabriele: 6.
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