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Cuceglio diventa ufficialmente il “Paese della Fritüra Dusa”: un titolo identitario che celebra vent’anni di tradizione e comunità

Durante la cerimonia della 20ª Sagra, il Comune ha inaugurato i nuovi cartelli turistici e consolidato il suo ruolo di custode di uno dei piatti più amati della cucina popolare piemontese

Cuceglio diventa ufficialmente il “Paese della Fritüra Dusa”

Cuceglio diventa ufficialmente il “Paese della Fritüra Dusa”: un titolo identitario che celebra vent’anni di tradizione e comunitàc

Da semplice pietanza a simbolo identitario. Da sagra di paese a dichiarazione d’amore collettiva per una tradizione gastronomica che profuma di passato, di famiglia, di comunità. Domenica scorsa, Cuceglio è diventato ufficialmente il “Paese della Fritüra Dusa”, coronando un cammino iniziato vent’anni fa dalla Pro Loco locale, che ha saputo tenere viva e attuale una delle preparazioni più genuine della cucina canavesana: la frittura dolce di semolino, inserita dal 2018 tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) del Piemonte.

La cerimonia, ospitata nel cuore della 20ª edizione della Sagra della Fritüra Dusa, ha riunito attorno al piatto simbolo del paese istituzioni, associazioni, cittadini e rappresentanti del territorio. Non solo l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonino Iuculano, ma anche i primi cittadini dei comuni limitrofi, il consigliere metropolitano Pasquale Mazza e il consigliere regionale Mauro Fava, che hanno voluto manifestare con la loro presenza il sostegno concreto alla valorizzazione delle tradizioni locali.

Il momento clou della giornata è stato l’inaugurazione dei nuovi cartelli turistici installati agli ingressi del paese: pannelli ben visibili che recano la scritta “Cuceglio, Paese della Fritüra Dusa” e che renderanno tangibile, ogni giorno, il legame profondo tra il borgo e la sua identità culinaria. Non una semplice etichetta, ma un gesto simbolico di appartenenza, un modo per dire che Cuceglio non è solo un luogo da attraversare, ma una comunità da assaporare.

L’assessore Mattia, tra i principali promotori dell’iniziativa, ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto, ricordando di aver lavorato con il cuore perché crede profondamente nel valore di questa tradizione. Ha ringraziato colleghi, amministratori e in particolare il consigliere Fava, sottolineando lo spirito di squadra che ha reso possibile questo riconoscimento pubblico e ufficiale.

E proprio lo spirito comunitario è stato il filo conduttore dell’intera giornata. Cuceglio si è raccontato attraverso i suoi sapori, ma anche con il calore dei suoi abitanti, dimostrando che la valorizzazione del territorio passa anche – e forse soprattutto – dalle radici culturali e gastronomiche. La Fritüra Dusa, nella sua semplicità, è diventata così metafora di una memoria condivisa, una ricetta che unisce generazioni e restituisce dignità a un sapere antico fatto di gesti lenti, ingredienti poveri e senso di casa.

Con la Sagra della Fritüra Dusa che si conferma evento simbolo per tutto l’Alto Canavese, Cuceglio guarda avanti con fierezza, consapevole che la promozione del territorio inizia da ciò che siamo e da ciò che cuciniamo.

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