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“La zuppa di pesce più grande del mondo? È la mia”. Tony Cuomo ci pensa: “Forse la certifichiamo”

Una tradizione lunga vent'anni: la zuppa di Tony Cuomo, un evento che sfida i record con quasi 2.000 kg di pesce e 3.000 porzioni per tutta Ivrea.

“La zuppa di pesce più grande del mondo? È la mia”. Tony Cuomo ci pensa: “Forse la certifichiamo”

La zuppa di pesce più grande del mondo? È la mia”. Tony Cuomo ci pensa: “Forse la certifichiamo

Altro che Ecuador.
Altro che Portoviejo, con la sua “viche” di frutti di mare sollevata da una gru e immortalata davanti ai notai.
La zuppa di pesce più grande del mondo, secondo Tony Cuomo, si cucina a Ivrea, in corso Nigra, davanti all’Aquila Nera, come si faceva una volta: col fuoco sotto i pentoloni, la fatica sulle spalle, e il cuore al centro di tutto.

Succede che a maggio 2024, nella città ecuadoriana di Portoviejo, sia stato battuto – ufficialmente – il Guinness World Record per la più grande zuppa di pesce mai realizzata: 1.500 kg di ingredienti, 1.936 kg totali, documenti firmati, bilance certificate, applausi internazionali.
Tutto in regola.

zuppa

Ma qui a Ivrea, qualcuno storce il naso.
Tony Cuomo, con la sua consueta franchezza, lo dice chiaro: “Noi la zuppa l’abbiamo fatta così, col cuore. E con gli stessi numeri. Se non di più.”

Già, perché da vent’anni esatti, ogni 2 giugno, Tony Cuomo celebra la Festa della Repubblica a modo suo: cucinando la Zuppa di Pesce da Record, uno degli eventi popolari più amati della città.
Una tradizione che profuma di mare e di piazza, dove il pesce viene distribuito gratuitamente a migliaia di persone, senza sponsor, senza inviti, senza badge al collo.
Solo mestoli, pentoloni, mani sporche e sorrisi puliti.

“Erano 1.500 chili anche i nostri,” ripete Tony con orgoglio. “Forse di più. Solo che noi non avevamo il notaio. E nemmeno la gru.” Poi alza le spalle e regala la stoccata finale, da oste-filosofo: “Ma quella era vera zuppa. Non per il Guinness. Per la gente.”

Quest’anno la ricorrenza è speciale: sono vent’anni da quella prima pentola fumante che unì un quartiere, un ristorante e un popolo.
E per festeggiare in grande, Tony aumenterà le dosi: si passerà da 2.700 a 3.000 porzioni, quasi 2.000 kg di pesce freschissimo, preparati in diretta sotto gli occhi dei cittadini, serviti con il pane e con il sorriso.

Intanto, la notizia del record ecuadoriano ha cominciato a far girare la pentola anche in testa.
L’idea di certificare ufficialmente l’impresa comincia a prendere forma.
Niente è ancora deciso. Nessun modulo è stato compilato, nessuna richiesta inviata al Guinness World Records. Ma qualcosa si muove.

Una sfida a metà tra gioco e orgoglio, tra rivalsa e ironia.
Perché Tony Cuomo non è uno che cerca record, non è mai stato quello dei numeri e delle etichette.
Ma un po’ di riconoscimento – quello sì – gli piacerebbe regalarlo a Ivrea.
Alla sua gente. Ai suoi collaboratori. Alla famiglia che lo accompagna da sempre in cucina e nella vita.

Per ora, nessuna firma. Ma in città, qualcuno ha già cominciato a fantasticare:
una prossima edizione con cronometri, bilance, testimoni, droni, fotografi, e magari anche il Guinness Book.

Ma l’ingrediente segreto sarà sempre lo stesso.
Quello che non si pesa. Quello che non si certifica. Quello che non si batte.
L’anima di Tony Cuomo.

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