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20 Maggio 2025 - 14:31
foto archivio
Se ogni italiano dedicasse alla lettura lo stesso tempo che trascorre sui social media, leggerebbe 35-45 libri in più all'anno. Questo dato emerge indirettamente dalle rilevazioni del Rapporto Censis 2024 sulla situazione sociale del Paese. Così, mentre il numero degli italiani che frequenta abitualmente le piattaforme social aumenta, il numero di libri letti in un anno continua a diminuire drasticamente.
I numeri della lettura in Italia
È allarme sul mondo dei lettori italiani. Sebbene nel 2023 il 48,3% abbia letto almeno un libro, in ripresa rispetto al 42,7% del 2022, restiamo ancora lontani dal picco del 59,4% registrato nel 2007. La vera emergenza riguarda i lettori abituali: appena un quarto della popolazione legge più di tre libri all'anno, rivelando come la maggioranza degli italiani non abbia consolidato questa abitudine.
Il panorama attuale mostra una preoccupante tendenza: cala la lettura intensiva, mentre cresce la fruizione frammentaria. Quasi un terzo dei lettori si dedica ai libri solo sporadicamente, senza continuità né metodo, sfogliando pagine in modo occasionale e disorganizzato.
Allo stesso tempo smartphone, tablet e computer stanno letteralmente divorando lo spazio che un tempo dedicavamo ai libri. L'ascesa delle piattaforme digitali ha rivoluzionato le nostre abitudini: l'83,7% degli italiani usa oggi il cellulare come principale fonte d'informazione, con conseguenze devastanti sulla qualità della lettura.
Non va meglio sul fronte della lettura ricreativa. Nonostante il libro cartaceo resista come formato preferito, l'avanzata degli e-book e degli audiolibri sta ridisegnando il panorama editoriale italiano. Il 12,4% dei lettori ha già abbandonato completamente la carta per passare esclusivamente al digitale, mentre gli audiolibri, pur rappresentando ancora una nicchia secondo l'ISTAT, stanno rapidamente conquistando chi cerca soluzioni per leggere mentre svolge altre attività.
Assistiamo così a una trasformazione radicale: la capacità di concentrazione prolungata si affievolisce, i testi lunghi e articolati vengono percepiti come ostacoli insormontabili, mentre contenuti brevi, visivi e di immediata fruizione conquistano il mercato. Una tendenza che gli esperti considerano irreversibile, almeno nel breve periodo, con conseguenze ancora tutte da valutare sul piano culturale e cognitivo.
Così la rivoluzione digitale sta trasformato radicalmente il panorama dei consumi mediatici, includendo tra le principali forme di intrattenimento digitale che occupano più tempo:
Nonostante ciò, nel contesto globale, l'Italia mostra risultati sorprendentemente positivi per quanto riguarda il numero medio di libri letti. Gli italiani leggono in media 13 libri all'anno, dato che ci fa posizionare al quinto posto a livello mondiale, preceduti solo da Stati Uniti (17 libri), India (16), Regno Unito (15) e Francia (14).
Questi numeri sembrano contraddire la percezione di un'Italia poco incline alla lettura, ma vanno interpretati considerando che si riferiscono probabilmente a chi già legge abitualmente, escludendo la significativa porzione di popolazione che non apre un libro durante l'anno.
Per contrastare il declino della lettura e promuovere un approccio più equilibrato al consumo culturale, diverse strategie possono essere messe in atto a livello individuale, educativo e istituzionale. A livello individuale, stabilire routine di lettura regolari, dedicando un tempo specifico durante la giornata ai libri, può aiutare a costruire un'abitudine duratura.
Allo stesso modo, alternare diversi formati (cartaceo, digitale, audio) può rendere la lettura più accessibile in vari contesti e situazioni. Programmi che incoraggiano la lettura per piacere, non solo come obbligo scolastico, possono stimolare un rapporto positivo con i libri. L'integrazione di tecnologie digitali nelle pratiche di lettura, inoltre, può rendere l'esperienza più coinvolgente per le nuove generazioni.
A livello istituzionale, il potenziamento delle biblioteche pubbliche, la promozione di festival letterari e l'implementazione di campagne nazionali per la lettura possono contribuire a creare un ambiente culturale più favorevole e rivitalizzare il mercato del libro in Italia. Iniziative come il bonus cultura per i diciottenni rappresentano tentativi concreti di incentivare l'accesso ai libri, sebbene i risultati siano ancora da valutare nel lungo periodo.
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