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Uniti per Cambiare risponde a Fratelli d’Italia: "No alla strumentalizzazione politica sulla salute pubblica"

La minoranza chiarisce il proprio voto contrario alla mozione su topi e igiene pubblica: "La salute dei cittadini non può diventare uno strumento di propaganda". Il problema resta irrisolto.

Uniti per Cambiare risponde a Fratelli d’Italia: "No alla strumentalizzazione politica sulla salute pubblica"

Uniti per Cambiare risponde a Fratelli d’Italia: "No alla strumentalizzazione politica sulla salute pubblica"

Il dibattito politico a Borgaro si accende ancora dopo l'episodio che ha visto protagonista una mozione di Fratelli d’Italia durante l’ultimo Consiglio comunale del 28 aprile.

La proposta, firmata da Cristiana Sciandra, Emanuele Lapira e Marco Guerrino Latella, chiedeva interventi urgenti per affrontare le criticità ambientali e sanitarie al parco Don Banche, infestato da topi, zanzare e processionarie. Un tema che tocca direttamente la sicurezza e la salute dei cittadini.

Nonostante il consenso generale sul contenuto, la mozione è stata bocciata dalla maggioranza guidata dal sindaco Claudio Gambino. Ma a suscitare maggiore polemica è stato il voto contrario del gruppo Uniti per Cambiare, capeggiato da Elisa Cibrario Romanin.

Il gruppo civico ha chiarito che non era in discussione il merito della mozione, ma la forma. La loro opposizione si è concentrata sulla presenza del simbolo di partito nel documento.

“Quando si parla della cittadinanza si parla del bene comune – spiega Elisa Cibrario Romanin e strumentalizzare con un discorsi di partito a noi non piace, quando si parla di salute pubblica riguarda tutti quanti e non ci piace che ci siano dei partiti di mezzo”.

Per Uniti per Cambiare, le proposte ambientali e sanitarie devono essere neutrali e di tutti, e il Consiglio comunale dovrebbe agire senza bandiere politiche.

Le ragioni alla base del voto contrario di Uniti per Cambiare, dunque, si concentrano principalmente sulla presenza del simbolo di partito nel documento, che hanno ritenuto inappropriato, ed anche sulla confusione derivante dall'aver sollevato più problematiche contemporaneamente (topi, zanzare, processionarie, ecc.).

Il Consiglio Comunale del 28 aprile 

“ La nostra è una lista civica dove facciamo opposizione ovvero vigiliamo su ciò che fa la maggioranza e ci facciamo da portavoce per i cittadini – prosegue Cibrario Romanin - non ci interessa la visibilità. Noi facciamo il nostro ruolo di opposizione”.

Nonostante la mozione sia stata bocciata dalla maggioranza, i cittadini di Borgaro si trovano comunque di fronte a un problema serio: la fuoriuscita di roditori dal canale irriguo rappresenta un grave rischio per l'igiene pubblica e la sicurezza dei residenti.

Un problema che va al di là delle divisioni politiche e che ha spinto Uniti per Cambiare a intervenire.

“Ogni quarto giovedì del mese organizziamo incontri con la cittadinanza -  ha spiegato Elisa Cibrario Romanin - Quando ci è stato segnalato il problema, abbiamo avviato una raccolta firme per fare pressione sull'Amministrazione e risolvere la situazione.”

Il 29 aprile, il gruppo ha pubblicato una richiesta formale di intervento indirizzata al sindaco Claudio Gambino, allegando la raccolta firme. La richiesta sottolineava come la situazione fosse ormai insostenibile e comportasse un serio rischio per la salute pubblica. 

"Troviamo inoltre paradossale che Fratelli d’Italia ci accusi di confusione quando dimostra, nei fatti, di non voler distinguere il dibattito politico dal marketing ideologico - proseguono da Uniti per Cambiare - Non abbiamo bisogno di etichette né
intendiamo farci rinchiudere in schemi precostituiti: il nostro gruppo è composto da persone con esperienze diverse, che mettono le proprie competenze al servizio della città. Se questo per qualcuno è un problema, per noi è invece un valore".

Il gruppo di minoranza Uniti per Cambiare ha inoltre denunciato un episodio avvenuto durante il l'ultimo Consiglio: “un consigliere di Fratelli d’Italia – spiegano -  ha strappato pubblicamente un Ordine del giorno, utilizzando toni e gesti che la storia ci ha già insegnato a riconoscere e condannare”.

Un episodio che, secondo loro, è stato aggravato dal silenzio della maggioranza, che non ha preso le distanze né condannato il gesto.

“E quel silenzio pesa quanto, se non più, del gesto stesso”, ha proseguito la minoranza.

Infine, il gruppo ha precisato che la bocciatura è stata decisa dalla maggioranza: “va chiarito che la mozione non è stata bocciata da Uniti per Cambiare, ma dalla maggioranza, quella stessa maggioranza verso cui Fratelli d’Italia dimostra, giorno dopo giorno, una sempre più evidente affinità, nonostante dichiari formalmente di essere all’opposizione. Le parole, i silenzi e le votazioni parlano più di qualunque comunicato”.

Uniti per Cambiare ha poi ribadito il proprio impegno: “Il nostro impegno resta saldo e coerente. Continueremo a lavorare con serietà, rispetto e spirito civico, mettendo sempre al centro il bene della città. Ai cittadini, che hanno il diritto di essere informati con chiarezza e onestà, ribadiamo che noi ci siamo. Non per apparire, ma per essere realmente al servizio della nostra comunità”.

Nonostante le polemiche politiche, il problema che ha originato tutta la vicenda resta quello delle criticità ambientali al parco Don Banche. I topi, che secondo la mozione di Fratelli d’Italia provengono dalla bialera adiacente, continuano a rappresentare un rischio per la salute dei residenti e frequentatori dell’area.

 “Noi vigiliamo e ci facciamo da portavoce, l'obiettivo ora è risolvere questo problema”, ha concluso Elisa Cibrario Romanin.

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