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08 Maggio 2025 - 11:57
Andrea Cantoni dei Fratelli d'Italia
È polemica a Ivrea per l’invio di una lettera formale da parte dell’Amministrazione comunale al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani, nella quale si esprime la richiesta di riconoscere lo Stato di Palestina, con Gerusalemme Est come capitale, e si invoca la sospensione degli accordi politici, economici e militari con Israele, nell’ambito di un appello più ampio al cessate il fuoco e alla ripresa del dialogo in Medio Oriente.
Il documento, redatto su carta intestata del Comune e firmato “L’Amministrazione comunale della Città di Ivrea”, ha suscitato l’immediata reazione del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andrea Cantoni, che ha espresso pubblicamente dissenso attraverso i social.
Cantoni contesta in primo luogo il metodo con cui la lettera è stata predisposta e diffusa, lamentando la totale assenza di condivisione istituzionale all’interno del consiglio comunale: “Da chi è stata scritta questa lettera a nome dell’Amministrazione (e quindi, mio malgrado, anche a nome mio)? Non è stata condivisa alla Conferenza dei Capigruppo né in altre sedi”, scrive il consigliere. “Al massimo può essere a nome della maggioranza, dei partiti, della Giunta, di Pippo e Topolino o chi preferite”.
Il consigliere mette in discussione sia l’opportunità del gesto, sia i contenuti espressi nella missiva. In particolare, Cantoni critica duramente il passaggio in cui si auspica il riconoscimento dello Stato di Palestina con Gerusalemme capitale, sottolineando il rischio implicito – a suo dire – di legittimare l’attuale situazione politica nella Striscia di Gaza: “Il riconoscimento dello Stato di Palestina con Gerusalemme Capitale e Hamas al comando? Non in mio nome”, afferma in modo netto.
Nel suo intervento, Cantoni allarga poi il ragionamento alla funzione dell’amministrazione comunale e ai suoi compiti, suggerendo alla maggioranza di occuparsi delle problematiche locali piuttosto che dei conflitti internazionali: “La sinistra eporediese non riesce a occuparsi di Ivrea e pensa alla Palestina?”, scrive, lasciando intendere che l’attenzione su tematiche globali distolga l’impegno dalla gestione delle criticità cittadine.
Infine, il consigliere propone – con tono polemico – un’alternativa a chi, tra sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza, desidera continuare a occuparsi di politica internazionale: “Un piccolo suggerimento per Sindaco, Assessori e Consiglieri di Sinistra: se proprio ci tenete, potete lasciare i vostri incarichi e fondare una ONG. Probabilmente otterreste risultati migliori di quelli che state dando alla nostra Città”.
La lettera oggetto della polemica, datata 5 maggio 2025, richiama esplicitamente l’aggravarsi della situazione nella Striscia di Gaza, cita episodi di violenza contro civili, bambini, giornalisti e operatori umanitari, e auspica una posizione più netta dell’Italia, anche a livello europeo, a favore della pace, dei diritti umani e del rispetto del diritto internazionale.
Ma per Andrea Cantoni il punto non è il conflitto in sé, bensì il fatto che questa presa di posizione, secondo lui, sia stata assunta a nome dell’intera Amministrazione comunale senza che fosse stato preventivamente consultato il Consiglio o quantomeno i Capigruppo. Una modalità che, secondo il consigliere di opposizione, tradisce lo spirito democratico delle istituzioni locali.
Per ora, nessuna replica ufficiale è arrivata dalla maggioranza. Ma la polemica è aperta, e con tutta probabilità se ne tornerà a discutere anche in aula.
Commenti all'articolo
Sovietico Eporediese
18 Maggio 2025 - 18:56
Veramente vergognoso il provincialismo di Cantoni che reputa insignificante e di secondo piano ciò che succede a Gaza. Le questioni Eporediesi sono sì importanti e fondamentali ma forse ci sono delle priorità internazionali per salvare la vita ai Palestinesi dai neonati agli anziani. Forse al Cantoni frega poco se muoiono migliaia di persone. L'etica è aliena a tale individuo.
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