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04 Maggio 2025 - 09:26
La nuova pista ciclabile che collega Mappano a Torino rappresenta un passo significativo verso una mobilità più sostenibile e sicura per i cittadini.
Un progetto che ha visto l'impegno del Comune di Mappano e della Città Metropolitana, ma che ora è al centro di un'interrogazione sollevata dal gruppo di minoranza “Insieme per Mappano”. Il progetto, che mira a incentivare l'uso di biciclette e monopattini elettrici, ha suscitato fra la popolazione entusiasmo per i benefici ambientali. Tuttavia, sono emerse anche alcune perplessità riguardo alla gestione dei lavori e alla sicurezza della nuova infrastruttura.
L'idea di un collegamento ciclabile tra Mappano e Torino è stata introdotta come un modello di trasporto ecologico, rispettoso dell'ambiente e competitivo, in particolare per le brevi distanze.
Massimo Tornabene, Assessore ai lavori pubblici di Mappano, aveva sottolineato, all'inizio dei lavori, l'importanza di questo progetto per soddisfare le esigenze di chi già utilizza mezzi alternativi per la mobilità quotidiana, ma anche per chi desidera fare turismo o attività ricreative, grazie al collegamento con il Parco Unione Europea e i Laghetti Falchera, due dei più importanti habitat naturali della zona.
Tornabene aveva inoltre ricordato come la pista ciclabile sarebbe stata un'opportunità per i mappanesi di raggiungere con maggiore sicurezza e comodità le attività commerciali locali, promuovendo così il commercio di prossimità.
Il progetto, sviluppato all'interno del “Programma di interventi per l’adattamento degli ambiti urbani a nuove forme di mobilità attiva e sostenibile” promosso dalla Regione Piemonte, è ormai giunto alle sue fasi finali. Nei mesi scorsi, sono stati organizzati eventi per promuovere l'iniziativa, tra cui gli aperitivi di inaugurazione dal titolo “Mappano pedala... e vota il logo!” che hanno coinvolto la cittadinanza nella scelta del logo da associare alla pista ciclabile. Fino al 13 aprile, infatti, tutti i cittadini hanno potuto esprimere la propria preferenza per il logo che rappresenterà ufficialmente l'opera.
Un tratto della pista ciclabile di Mappano (la fotografia è di inizio marzo quando i lavori erano ancora in fase di ultimazione)
Nonostante l'entusiasmo per il completamento dei lavori, il gruppo di minoranza “Insieme per Mappano” ha espresso delle preoccupazioni relative alla sicurezza e alla gestione dei lavori. In un'interrogazione formale, il gruppo ha sollevato alcune criticità che riguardano aspetti fondamentali del progetto.
Prima fra tutte, l'assenza di un'ordinanza che vieti il passaggio dei tir lungo il tratto della pista ciclabile. L'amministrazione, a detta del gruppo di minoranza, aveva promesso che la pista ciclabile sarebbe stata un'infrastruttura sicura per ciclisti e utenti di monopattini, ma la presenza di tir che viaggiano a pochi metri dai ciclisti ha suscitato preoccupazioni per la sicurezza.
Il gruppo di minoranza chiede chiarimenti in merito alla mancata ordinanza per limitare l'accesso ai veicoli pesanti, in particolare per evitare che questi continuino a percorrere la strada adiacente alla pista ciclabile, mettendo a rischio la salute dei cittadini e dei ciclisti.
Un altro punto sollevato riguarda le condizioni delle infrastrutture a fine lavori. In particolare, il gruppo di minoranza ha osservato che su via Rivarolo 43 sono ancora presenti recinzioni grigliate di cantiere, che non sono state rimosse, creando un possibile ostacolo per il transito.
Inoltre, durante una pioggia di media intensità, è stato rilevato che il sistema di drenaggio non è stato ancora ottimizzato, causando il ristagno di acqua, con potenziali disagi per i ciclisti e i pedoni.
Infine, le barriere di sicurezza modulari in cemento, posizionate sul cavalcavia, sono state oggetto di discussione. Il gruppo di minoranza ha sollevato dubbi sulla loro permanenza come soluzione definitiva, suggerendo che potrebbero essere sostituite con una protezione meno impattante dal punto di vista estetico e ambientale.
Il gruppo “Insieme per Mappano” ha quindi rivolto una serie di domande al Sindaco e all’Assessore competente per ottenere risposte su queste problematiche. In particolare, chiedono le motivazioni per cui non è stata ancora emessa un'ordinanza di chiusura del passaggio ai tir, nonostante la presenza della pista ciclabile, e quando verranno rimosse le recinzioni grigliate su via Rivarolo 43.
Al momento, l'amministrazione comunale non ha ancora fornito una risposta ufficiale alle interrogazioni del gruppo di minoranza. Tuttavia, resta il fatto che il progetto della pista ciclabile ha suscitato grande interesse e partecipazione tra i cittadini, rappresentando una risorsa per la mobilità sostenibile della zona. Le preoccupazioni sollevate dalla minoranza sono legittime e meritano di essere affrontate con attenzione, affinché il progetto possa essere completato in modo sicuro, funzionale e rispettoso dell'ambiente.
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