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30 Aprile 2025 - 10:08
È tempo di numeri e di riflessioni politiche a Mappano, dove l’approvazione del bilancio consuntivo 2024 ha acceso il confronto tra maggioranza e opposizione. I dati ufficiali fotografano una situazione finanziaria apparentemente solida: entrate complessive pari a oltre 17,6 milioni di euro, spese per circa 15 milioni, e un fondo di cassa finale presunto di quasi 2,7 milioni di euro. Una chiusura che, sul piano della liquidità, appare positiva e rassicurante.
Eppure, il giudizio della minoranza non è altrettanto sereno. Il gruppo consiliare Insieme per Mappano ha diffuso una nota in cui esprime forti perplessità su quella che definisce una “gestione disarmante” da parte dell’amministrazione Grassi.
Il focus delle critiche si concentra sul presunto disavanzo economico dell’anno, quantificato in 1.405.717 euro, un dato che, secondo l’opposizione, si contrappone al piccolo avanzo di 81.922 euro registrato nel 2023.
Non si tratta di una contraddizione contabile, ma di un diverso modo di leggere i bilanci. La cifra indicata dalla minoranza non si ritrova nel quadro finanziario, che registra entrate e uscite effettive, ma si riferisce probabilmente al risultato del conto economico, che considera i costi e i ricavi maturati indipendentemente dall’effettivo movimento di cassa. Una distinzione tecnica, certo, ma che in politica fa la differenza: per l’amministrazione si tratta di un bilancio in ordine, per la minoranza di un campanello d’allarme.
Le critiche si articolano in particolare attorno ad alcune scelte strategiche. Una delle principali riguarda l’acquisto delle aree della Mappanese Calcio, per una spesa superiore ai 430 mila euro.
L’opposizione sottolinea come questi terreni fossero già previsti come pubblici nel precedente PRGC, e giudica “demagogica” la variante urbanistica approvata nel 2021, che ha portato alla necessità di acquistarli. Viene inoltre contestata la decisione di rimuovere il vincolo a parco su una parte consistente dell’area Parco Unione Europea, convertita a uso agricolo, con la motivazione, definita “discutibile”, che il Comune non avrebbe potuto sostenere i costi di manutenzione, stimati in 10.000 euro annui.
Un secondo nodo critico è rappresentato dal Centro Polifunzionale Oratoriale, recentemente acquisito a patrimonio pubblico dal Comune. L’operazione prevede che l’ente si faccia carico delle spese di gestione una volta completata la struttura. Secondo la minoranza, nel prossimo bilancio sarà necessario stanziare circa 350.000 euro all’anno per la gestione dell’immobile, una cifra che, se confermata, rappresenterebbe un impegno importante per le casse comunali.
Comune di Mappano
Nel mirino dell’opposizione anche il rimborso di un mutuo ventennale da poco più di 53.000 euro l’anno, contratto nel 2021 per lavori di asfaltatura. Si tratta di una spesa ricorrente, che la giunta considera necessaria per la manutenzione del territorio, ma che i consiglieri di Insieme per Mappano leggono come un peso eccessivo, destinato a gravare a lungo anche sulle generazioni future.
La nota della minoranza prosegue segnalando un'altra questione: l’inutilizzo di fondi COVID pari a 63.748 euro, destinati a riduzioni della tassa rifiuti per negozi, imprese e professionisti. Secondo il gruppo consiliare, la mancata erogazione sarebbe dovuta a una carenza di supporto e informazione verso i beneficiari, e rappresenterebbe un’occasione persa per aiutare le attività locali nel difficile periodo post-pandemia.
Infine, viene rilevato un incremento nel costo del personale comunale, passato da circa 1.258.000 euro nel 2023 a oltre 1.353.000 nel 2024, con un aumento di poco meno di 95.000 euro, pari a circa il 7%.
Anche qui, il dato è corretto e rilevabile nei documenti contabili, ma la sua lettura resta soggetta a interpretazione: può essere il risultato di adeguamenti contrattuali o nuove assunzioni, oppure, come sostiene la minoranza, una spesa da valutare con cautela.
Il quadro che emerge è dunque complesso. I numeri raccontano una situazione finanziaria in equilibrio, ma le dinamiche politiche rivelano tensioni sulle scelte di fondo e sulle priorità amministrative.
Mentre la giunta rivendica una gestione responsabile e capace di sostenere investimenti significativi senza ricorrere a nuovo indebitamento, la minoranza teme che l’apparente solidità mascheri scelte poco lungimiranti o economicamente rischiose.
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