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“Lavori in corso e costi a carico dello Stato”: il sindaco Bertino smentisce la minoranza e difende il progetto del nido di Grange

Dopo le critiche del gruppo Nolesi, il primo cittadino replica punto per punto e rivendica: “Siamo nei tempi, nessun onere sui nolesi”

“Lavori in corso e costi a carico dello Stato”: il sindaco Bertino smentisce la minoranza e difende il progetto del nido di Grange

Il gruppo di Opposizione a Nole Canavese

Mentre la minoranza solleva dubbi sulla reale apertura del nuovo nido di Grange a settembre, il sindaco Luca Bertino sceglie di intervenire direttamente, con una replica che suona come una smentita categorica. I lavori – assicura – non solo non si sono mai fermati, ma procedono a ritmo sostenuto: “L’impresa lavora sei giorni su sette per consegnare la struttura entro fine mese”. Altro che ottimismo ingiustificato: per il sindaco, l’obiettivo annunciato è concreto e pienamente alla portata.

Il gruppo consiliare Nolesi, composto da Elisa Aimo Boot, Valeria Castellar, Giulia Novero e Davide Armini, aveva parlato di tempi troppo stretti, iter autorizzativi ancora da completare e bando di gestione ancora da scrivere. Ma da Palazzo Comunale arriva una puntualizzazione chiara: “Il bando per la concessione del servizio è stato trasmesso alla centrale di committenza dell'Unione dei Comuni del Ciriacese e Basso Canavese”. Tradotto: la procedura per individuare il gestore è già stata avviata. Nessun vuoto di programmazione, nessun ritardo.

Più delicata – e politicamente esplosiva – è la questione dei costi. La minoranza aveva accusato l’Amministrazione di aver scaricato l’intero peso finanziario del nido di Vauda sui cittadini nolesi, mentre ora, con l’arrivo del nuovo nido a Grange, il timore è che il servizio venga utilizzato in gran parte da utenti esterni, ma pagato con fondi comunali. Una dinamica che secondo i consiglieri rappresenterebbe l’ennesima occasione mancata per una gestione razionale e condivisa dei servizi.

Qui Bertino entra in campo con tono secco e difensivo: “I costi dell’asilo di Vauda NON sono ricaduti sui cittadini nolesi, perché le rate di ammortamento sono pagate attraverso l’utilizzo del Fondo di Solidarietà dello Stato”. Una dichiarazione destinata a sollevare discussione, soprattutto su un punto: se davvero i fondi statali coprono le spese, perché non si è strutturato un progetto integrato sin dall'inizio, come proposto dalla minoranza? E perché le convenzioni con i Comuni limitrofi – oggi salutate con favore – sono state attivate solo ora?

Nel loro intervento, i consiglieri di opposizione avevano sottolineato come l’idea di aprire i nidi anche ai Comuni vicini fosse una loro proposta di lunga data, spesso ignorata e oggi improvvisamente ripescata. Quanto al rischio che i costi ricadano comunque su Nole, ribadiscono che se i 36 posti disponibili al nido di Grange non saranno tutti coperti da residenti o Comuni convenzionati, il saldo economico finirà per gravare ancora una volta sui contribuenti locali.

Il sindaco, però, non sembra disposto a lasciare spazio alle polemiche. La sua linea è chiara: i lavori procedono, il bando è avviato, i costi sono coperti. Ma se tutto è sotto controllo, perché si è arrivati a una tensione così accesa tra maggioranza e opposizione? E soprattutto, perché i dubbi – per quanto smentiti – continuano a circolare tra i cittadini?

Resta l’interrogativo che la minoranza ha sollevato sin dall’inizio e che la replica del sindaco non riesce del tutto a mettere a tacere: il nuovo nido di Grange servirà davvero ai bambini di Nole o sarà solo un servizio costosamente “generoso” per utenti esterni? E ancora: sarà un investimento strategico o una nuova fonte di polemiche quando si scoprirà – magari a iscrizioni chiuse – che i conti non tornano?

Il sindaco Luca Bertino

La battaglia, insomma, non si chiude qui. Il cantiere va avanti, ma anche il dibattito politico. E settembre – a questo punto – non sarà solo il mese dell’inaugurazione, ma anche il banco di prova di una scelta amministrativa che, nel bene o nel male, segnerà la legislatura.

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