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15 Aprile 2025 - 15:18
Luca Bertino
A Nole la polemica sullo staff del sindaco continua a tenere banco, ma questa volta a parlare è direttamente il primo cittadino. Dopo le critiche sollevate dal gruppo di minoranza “Nolesi” – che durante l’ultimo Consiglio comunale aveva denunciato la creazione di una nuova figura a uso esclusivo del sindaco con un costo stimato di 150 mila euro in tre anni – arriva la replica secca di Luca Bertino: “Chiedo di smentire subito questa cifra! Gli atti approvati dal Consiglio comunale sono pubblici e chiari: si parla di 18.291 euro annui, per un totale triennale di 54.873 euro”.
Il sindaco non ci sta a passare per il responsabile di una presunta maxi-spesa non giustificata, e invita a guardare gli atti ufficiali. “È tutto trasparente e accessibile, basta leggere”, è il messaggio implicito, mentre la cifra contestata – i famigerati 150 mila euro – viene bollata come “gonfiata”.
Ma se la matematica, almeno quella di Bertino, sembra aver rimesso in ordine i conti, resta aperto il punto politico sollevato dai “Nolesi”. Perché, al netto del costo effettivo – che secondo i consiglieri è comunque una spesa extra di oltre 18 mila euro l’anno sulle spalle dei cittadini – il problema è un altro: perché questa figura? Quali compiti avrà?
“Nessuna descrizione ufficiale, nessuna funzione chiarita in Consiglio”, avevano denunciato i consiglieri Elisa Aimo Boot, Valeria Castellar, Giulia Novero e Davide Armini. Per loro, la questione non si chiude certo con la calcolatrice. “Non si tratta solo di quanto costa, ma di perché si crea un nuovo staff personale del sindaco in un Comune che fatica a garantire l’essenziale: scuole, strade, trasporti”.
Anche nella risposta del sindaco non si fa cenno a chi sarà questo collaboratore, cosa farà, con quale contratto e con quali obiettivi. I documenti approvati parlano di una voce di spesa, ma le funzioni restano nebulose. E mentre l’amministrazione rivendica la correttezza formale dell’operazione, la minoranza continua a parlare di “una deriva personalistica nella gestione del Comune”.
Il gruppo “Nolesi” aveva anche sottolineato come un eventuale addetto stampa al servizio dell’intero Consiglio – quindi super partes – sarebbe stato ben accolto. Ma uno staff privato, “alle esclusive dipendenze del sindaco e pagato da tutti”, no. E qui si annida il nodo politico: la figura sarà a supporto della macchina comunale o del profilo pubblico del primo cittadino?
“Il sindaco – avevano ricordato i consiglieri – al momento dell’insediamento aveva esaltato la competenza della sua squadra. Oggi, però, sembra non bastare più”. Un cambio di rotta, dunque, che solleva interrogativi sulla coerenza delle scelte e sulla visione amministrativa di Bertino.
Il chiarimento sui numeri non basta, dunque, a chiudere il caso. I “Nolesi” continueranno a chiedere trasparenza, una parola che a Nole, in questi giorni, è diventata la più gettonata. E forse anche la più disattesa.
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