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06 Aprile 2025 - 17:35
La farmacia di Rivarossa
La farmacia comunale di Rivarossa potrebbe chiudere. Non si tratta di un’ipotesi lontana o teorica: la gestione è in difficoltà e i conti non tornano. A comunicarlo è l’Amministrazione comunale, che ha reso noto il contenuto di una lettera inviata dall’Azienda Servizi Municipali di Venaria (Asm), in vista della scadenza della convenzione di gestione.
Il motivo è semplice quanto preoccupante: le vendite sono basse, mentre le spese, soprattutto quelle legate all’affitto dei locali, restano alte. A peggiorare il quadro, c’è anche il fatto che la farmacia si fa carico dell’affitto degli ambulatori medici attigui, la cui presenza – pensata per aumentare il flusso di utenti – non ha però sortito gli effetti sperati.
In un paese di poco più di 1.500 abitanti, dove i servizi sono ridotti all’osso, la farmacia era considerata un traguardo importante. Ma la scarsità di clienti, unita a una presenza medica discontinua, ha reso il progetto fragile. I medici sono presenti solo alcuni giorni a settimana o su appuntamento, e molti cittadini scelgono quindi di affidarsi a studi nei paesi vicini, dove trovano anche farmacie più facilmente accessibili.
L’Amministrazione confida che, a partire da maggio, un medico inviato dall’Asl To4 possa garantire una presenza quotidiana, dal lunedì al venerdì. Un cambiamento che potrebbe dare un minimo di stabilità e attrarre più utenti verso la farmacia comunale.
Tra le ipotesi allo studio c’è anche il trasferimento degli ambulatori nella vecchia scuola dell’infanzia, struttura che verrà liberata a breve con il trasferimento degli alunni nel nuovo plesso della frazione Diletta. L’edificio si trova a pochi passi dalla farmacia attuale e potrebbe essere riadattato. L’operazione, se portata a termine, consentirebbe di azzerare il costo dell’affitto dei locali attualmente utilizzati per gli ambulatori, alleggerendo così il bilancio della farmacia.
Nel frattempo, l’Amministrazione chiede ai rivarossesi di sostenere l’esercizio locale, scegliendo di acquistare qui i medicinali. Si punta anche ad attivare alcuni servizi gratuiti come la misurazione della pressione, la prenotazione di esami e la consegna dei referti, per rendere la farmacia più attrattiva e utile per la comunità.
Il rischio, altrimenti, è di perdere un servizio essenziale. E in un piccolo paese, ogni chiusura pesa come un macigno.
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