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Un’ala ferita e una carezza: il salvataggio di un uccello che ha commosso un'intera città

Una piccola calopsitta trovata per strada in condizioni tragiche ora combatte per la vita grazie all’intervento del CANC di Torino.

Calopsitta ritrovata a Leini: una seconda possibilità grazie al CANC

Il 2 aprile 2025, una piccola calopsitta, uno dei pappagalli più diffusi, è stata ritrovata in strada a Leini, in condizioni disperate.

Al momento del ritrovamento era evidentemente in difficoltà, visibilmente sofferente e con sintomi neurologici gravi che mettevano in pericolo la sua stessa vita. L’animaletto è stato immediatamente portato al CANCCentro Animali Non Convenzionali di Torino , dove sta ricevendo le cure necessarie, ma le sue condizioni restano delicate, e il reparto si è detto pronto ad accogliere i suoi familiari, qualora dovessero presentarsi per reclamarla.

"Soggetto - scrivono dal CANC - in pessime condizioni con grave sintomatologia neurologica, che attende i suoi familiari qui al CANC".

A diffondere la notizia e suscitare la sensibilità di tutti è stato il commento di chi ha trovato la calopsitta. “L’ho trovata in quelle condizioni, e non sapendo cosa fare, ho pensato bene di farla curare”.

Con queste parole, la persona che ha trovato l’uccellino ha espresso la sua preoccupazione e il suo dilemma nel prendere la decisione giusta. Il suo gesto è un atto di compassione che ha fatto la differenza nella vita di questa piccola creatura. Non è facile, infatti, raccogliere una vita in difficoltà e prendersene cura, soprattutto quando le circostanze sono complesse come quelle che ha vissuto la calopsitta.

A volte, il semplice atto di agire in favore di un animale in difficoltà, di dare una mano anche quando non si è certi di quale sia la soluzione migliore, può fare la differenza tra la vita e la morte. 

Il CANC è un punto di riferimento fondamentale per il territorio torinese. Specializzato nel trattamento di animali non convenzionali, il centro accoglie una vasta gamma di creature, dagli uccelli (pappagalli, canarini, galline, anatre) ai mammiferi (conigli, furetti, cavie, minipig), passando per rettili, anfibi e persino fauna selvatica in difficoltà. Ogni anno, grazie al progetto “Salviamoli Insieme”, il centro gestisce più di 3000 animali rinvenuti in stato di emergenza nella Città Metropolitana di Torino. Questa realtà offre un servizio vitale per quegli animali che altrimenti rischierebbero di non ricevere alcuna assistenza.

Il CANC non solo si occupa di curare e riabilitare gli animali, ma rappresenta anche un faro di speranza per gli amanti degli animali e per tutti coloro che desiderano contribuire al benessere di questi esseri fragili e vulnerabili.

Subito dopo la pubblicazione della notizia, sono iniziati i commenti degli utenti sui social, che non hanno potuto fare a meno di esprimere la loro indignazione verso un possibile atto di abbandono.

La calopsitta di Leini 

“Abbandonare un essere in difficoltà è atto di viltà assoluta", scrive un utente dato vita ad una discussione legata ad un tema tanto attuale quanto delicato come quello dell'abbandono degli animali.

La speranza, tuttavia, è che questa calopsitta non sia stata abbandonata, ma semplicemente smarrita o accidentalmente lasciata in difficoltà. L’esito delle sue cure al CANC sarà determinante per rispondere a questa domanda.

La calopsitta ritrovata a Leini ha bisogno di cure mediche e, soprattutto, di amore e attenzione. Il CANC rappresenta un angolo di speranza per tutti gli esseri viventi che, come lei, si trovano in difficoltà.

Il destino di questo piccolo uccello non è ancora scritto, ma ciò che è certo è che ha ricevuto una seconda possibilità grazie a chi ha scelto di agire. In un mondo che a volte sembra dimenticare la bellezza della cura reciproca, storie come questa ci ricordano che la compassione è una forza potente e che ogni piccolo gesto di cura può cambiare il corso di una vita.

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