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Strade rotte e niente luce: i guai della Borgata Trucca arrivano in Consiglio

Vicesindaco e minoranza si scontrano sui problemi denunciati dai residenti

Strade rotte e niente luce: i guai della Borgata Trucca arrivano in Consiglio

Strade rotte e niente luce: i guai della Borgata Trucca arrivano in Consiglio

Si è parlato dei problemi della Borgata Trucca – sui quali avevamo pubblicato un articolo la scorsa settimana – al termine del consiglio comunale di Locana, tenutosi mercoledì 26 marzo. Nulla di ufficiale, ovviamente, visto che non c’erano punti all’ordine del giorno che riguardassero questo tema. Tuttavia, i due residenti della borgata ed uno dei villeggianti (Matteo Varesio, che si era fatto portavoce dei disagi prendendo contatto con i giornali) avevano deciso di assistere alla seduta e, a consiglio chiuso, hanno potuto porre delle domande.

La prima riguardava le condizioni della strada sterrata che conduce all’abitato: piena di buche, di affossamenti ed avvallamenti, quasi impercorribile in caso di forti piogge e con ai lati alberi pericolanti. Il vicesindaco Mauro Guglielmetti ha spiegato: “Ero passato di lì a luglio dello scorso anno ed avevo detto che avremmo fatto degli interventi con i P.M.O. In quel periodo però le schede erano già tutte compilate e non c’era spazio per nuovi inserimenti. Quest’anno provvederemo ma di strade ne abbiamo tante e non riusciamo a sistemarle tutte”.

Più complesso – ha detto – fare qualcosa per gli alberi a rischio di caduta perché “si tratta di una pista agro-silvo-pastorale e la normativa non prevede l’intervento del Comune, nemmeno l’abbattimento delle piante a rischio lasciando poi la legna in loco a disposizione dei proprietari”. Sulla natura della strada però i pareri divergono: gli è stato ribattuto che, fino al cartello di località, ovvero fino all’imbocco della borgata, la strada è comunale.

Chi possiede un’abitazione a Trucca sa quali siano le difficoltà da affrontare lungo quei 600 metri di percorso ed ha imparato a fronteggiarli; il vero problema è costituito da quegli automobilisti che, in assenza dei cartelli di divieto, s’inoltrano senza sapere a cosa vanno incontro. “Abbiamo ricollocato il cartello di 'Strada chiusa' – ha detto il vicesindaco – poi rimetteremo quello che indica che è riservata ai residenti e ai proprietari dei fondi”. A quanto si è capito erano cartelli già presenti, che erano stati rimossi da chissà chi e mai ricollocati.

L’altro grosso problema riguarda l’assenza di collegamento alla rete elettrica. “Avevamo incontrato l’ENEL – ha detto Guglielmetti – e la cifra richiesta sarebbe di 150-170.000 euro”. Molto di più anche rispetto ai 100.000 euro che avevamo riferito nell’articolo. “Bisognerebbe agganciare un bando specifico – ha proseguito – ma per ora non ce ne sono”.

Dalla minoranza sono arrivate sollecitazioni ad essere più intraprendenti nel cercare fonti di finanziamento e nel riservare a tutte le strade le medesime attenzioni: “A Cambrelle – ha detto Giovanni Bruno Mattiet come esempio – la situazione del fondo stradale è migliore eppure non c’è nessun residente!”

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