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31 Marzo 2025 - 18:10
Si torna a parlare delle condizioni delle strade provinciali a Brusasco. E il tono, nell’ultimo Consiglio comunale, è stato tutt’altro che disteso. Al centro del dibattito, l’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Per Brusasco e Marcorengo – firmata da Anna Marolo, Carlo Giacometto e Daniele Testore – che ha puntato il dito contro l’inerzia della Città Metropolitana e la mancanza di risposte concrete dopo mesi (se non anni) di promesse.
Tre le arterie sotto accusa: la SP 110 per Marcorengo, la SP 107 in direzione Verrua Savoia e la SP 590 in località Mogol. La prima, la 110, è finita nel mirino per l’ennesimo rifacimento del manto stradale, definito già dall’inizio “inadeguato” e ridotto in pessime condizioni in tempi record. “Una toppa di sabbia per sistemare l’asfalto sbriciolato”, scrive la minoranza, parlando apertamente di spreco di denaro pubblico.
La 590, invece, dovrebbe essere oggetto di messa in sicurezza nel 2025, stando a un comunicato ufficiale della Città Metropolitana datato novembre 2024. Ma ad oggi – lo hanno confermato anche i consiglieri di maggioranza – i lavori non sono nemmeno iniziati. Ancora peggiore la situazione sulla 107, dove l’intervento è rimasto fermo alla fase progettuale annunciata nel 2023. Nulla di concreto è stato fatto.
E poi c’è il semaforo di piazzale Ritana, guasto da giugno 2016, e mai più ripristinato. La segnaletica verticale che indica il limite dei 50 chilometri orari? Finita in un fosso. “Tanto vale rivolgersi a Fleximan”, ironizzano amaramente Marolo, Giacometto e Testore, esasperati da una gestione che definiscono “fatta di parole, incontri inconcludenti e selfie sui social”.
La risposta del sindaco Giulio Bosso, letta in aula, ha confermato la complessità del quadro. Il primo cittadino ha ricordato che la competenza è della Città Metropolitana di Torino, non del Comune. E ha ammesso che dopo l’ultimo incontro del novembre scorso, non ci sono stati aggiornamenti formali. Ha confermato che alcuni sopralluoghi si sono svolti nelle ultime settimane, ma l’esito – ha detto – “non è stato comunicato al Comune di Brusasco”. Ha poi assicurato che verranno segnalate nuovamente le criticità, in particolare quelle sul tratto di SP 107 tra il km 1+255 e il confine con Verrua, e ha ricordato che sul semaforo la competenza è sempre della Città Metropolitana, e che il Comune di Brusasco non ha risorse di bilancio disponibili per intervenire.
Parole che non convincono la minoranza, che parla di “zero risposte concrete e zero tempi certi”. E rilancia: “Dalle istituzioni locali ci aspettiamo un ruolo più deciso. Anche solo per pretendere con forza, in nome della sicurezza, ciò che è dovuto ai cittadini”.
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