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31 Marzo 2025 - 16:22
Renato Cambursano, ex sindaco di Chivasso e parlamentare
"Il bluff di Vitale e Cena è stato smascherato...". A parlare è Renato Cambursano, già sindaco di Chivasso ed ex senatore, che commenta duramente le ultime mosse politiche dell’area di sinistra in città. In particolare, si scaglia contro il tentativo di Maria Paola Cena di aprire un nuovo circolo del Movimento 5 Stelle a sostegno della candidatura dell'assessore Gianluca Vitale. Una lunga intervista in cui non risparmia critiche nemmeno al Partito Democratico e a Gianna Pentenero. Tra passato e presente, Cambursano punta il dito contro "l'incoerenza" e la "penombra" in cui – a suo dire – sta scivolando la politica locale.
Renato Cambursano, hai letto del tentativo di Maria Paola Cena di aprire un nuovo circolo del Movimento 5 Stelle per sostenere la candidatura di Vitale a sindaco di Chivasso? Cosa ne pensi?
Ciò che penso io è secondario. Mi è bastato leggere quanto hanno scritto i dirigenti locali e regionali del Movimento 5 Stelle per affermare che si tratta dell’ennesimo tentativo maldestro e opaco: dire una cosa e fare l’esatto contrario. Per averne conferma basta rileggere quanto accaduto tra l’autunno 2021 e l’inverno 2022. All’epoca Vitale e Maria Paola Cena dicevano che “Claudia Buo è la miglior candidata a sindaco”, salvo poi sostenere Castello. Consigliati da Adriano Pasteris, che rappresenta l’incoerenza fatta persona: prima si è candidato con la destra contro Ciuffreda, poi con Vitale contro Castello (indicando Vitale come vice), infine è stato eletto consigliere in una lista civica con Maria Paola Cena, la “foglia di fico” di Vitale.
Quindi quella della Cena, presidente di “Officina Culturale”, è stato un azzardo?
Lei non fa nulla senza il consenso – o l’ordine – di lui. Vitale le ha ordinato di occupare il Movimento 5 Stelle, trasferendovi i suoi “accoliti” con l’intento di appropriarsi del simbolo. Peccato che il bluff della “coppia di fatto” (Vitale/Cena) sia stato smascherato dalla segreteria regionale dei 5 Stelle. Che figuraccia! Un gruppetto di persone “trasferite” da un movimento “civico” (?) al Movimento 5 Stelle!
Anche Gianna Pentenero non ha nascosto di essere “scocciata” da quanto sta accadendo…
Ho letto le sue dichiarazioni, che sono semplicemente balle. La prima: ha detto che Castello “è stato premiato con ampio margine dai cittadini”. In realtà solo 2 cittadini su 10 lo hanno votato. Gli altri 8 no! Solo il 20% degli aventi diritto al voto l’ha voluto sindaco. La seconda: ha parlato di “posizioni dialettiche interne al Pd” come parte del DNA del partito. Vorrei ricordare due episodi che la smentiscono. Primo: a Strasburgo, sul voto alla guerra in Ucraina, la delegazione PD si è spaccata. Secondo: a Chivasso, durante l’elezione a metà mandato del Presidente del Consiglio Comunale, quattro consiglieri su nove del PD non hanno votato il candidato indicato dal segretario. È stato eletto solo grazie ai voti di Forza Italia.
La terza?
Quando ha parlato di sé come candidata unitaria della sinistra, dimenticandosi che il Movimento 5 Stelle non ha mai convenuto su di lei. Proprio per il modo in cui è spuntata la sua candidatura. A distanza di due anni, tante balle tutte insieme. Anche se, ormai, non ci crede più nessuno.
Ritornando alle elezioni che si terranno fra oltre due anni, come giudica il movimentismo di Vitale & C.?
Non giudico, constato. In tre anni ha: indebolito il nostro sistema scolastico (i Licei di Chivasso oggi sono meno attrattivi rispetto a quelli di Caluso); annunciato un Nuovo Polo Liceale in via Mazzè, ma non se ne sa più nulla; promesso un Centro di ricerca del Politecnico al posto della Marsan, rimasto un sogno; “corpi estranei” nei piatti serviti ai nostri ragazzi; e la farsa della “Consulta della Legalità”, ulteriore prova dell’inconcludente lotta alla criminalità organizzata.
Da quanto si sa, il Maresciallo capo dei Carabinieri Forestali, Gianluca Vitale, si è messo in aspettativa per fare campagna elettorale e presenziare a ogni evento utile ad accrescere la propria visibilità, forse per sfidare alle primarie Pasquale Centin, o magari il segretario del Pd di Chivasso. Quest’ultima ipotesi mi pare meno probabile, perché l’Ego di Corcione è massimo: non prevede il confronto alle Primarie, ma punta all’investitura diretta, senza fastidi interni o esterni.
Un’ultima domanda: cosa manca in questa nostra città?
Serve una potente campagna di informazione che apra gli occhi ai cittadini e isoli i complici dello stato in cui versa il Comune di Chivasso. Qui regnano i conflitti d’interesse e l’ignoranza (in senso latino: ignorare, non sapere). Bisogna svegliare una comunità troppo tollerante, destinata a essere stravolta e sottomessa da chi agisce nella penombra. Basti pensare a via Po, ma prima ancora alle inchieste “Minotauro”, “Colpo di Coda”, “Platinum Dia”, o alla telefonata tra Castello e Pino Vazzana, con i suoi “non ricordo” in Tribunale. Mi auguro che Chivasso sappia reagire a tutto questo.
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