AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
26 Marzo 2025 - 16:48
“Le città che respirano”: mille alberi lungo il Po per proteggere il territorio e la biodiversità (foto di repertorio)
Un bosco urbano per difendere il territorio, mitigare gli effetti del cambiamento climatico e restituire spazio alla natura. È questo lo spirito con cui il progetto “Le città che respirano” di Nespresso torna in Piemonte, con un importante intervento di forestazione nel Parco Naturale del Po Piemontese, nel Comune di Valenza, in provincia di Alessandria.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Legambiente, AzzeroCO2 e con il contributo scientifico del Primo Osservatorio Partecipativo su Economia Circolare e Impatto sui Territori, prevede la piantumazione di oltre mille nuove piante nella zona del Bosco Musolino, un’area fluviale particolarmente esposta al rischio di esondazioni.
“Le 1.000 piante messe a dimora oggi saranno scrigno di biodiversità lungo il Po” – ha dichiarato Emanuela Sarzotti, direttrice dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po Piemontese. Un gesto concreto, che risponde alla crescente preoccupazione per la sicurezza degli argini, indicata come prioritaria dal 45% degli italiani secondo l’Osservatorio condotto in collaborazione con SWG.
Il Bosco Musolino, situato in una fascia di esondazione, è un’area che registra in media un innalzamento delle acque di circa un metro durante eventi di piena. Qui il nuovo bosco agirà come una barriera naturale, in grado di attenuare l’impatto delle esondazioni e rafforzare la resilienza ambientale.
“Con l’intervento di forestazione del Bosco Musolino, proseguiamo il nostro impegno per la tutela del patrimonio ambientale italiano”, ha spiegato Silvia Totaro, responsabile Sostenibilità di Nespresso Italiana. “Le azioni concrete di oggi sono guidate dall’ascolto delle comunità locali e puntano a rafforzare la biodiversità e la capacità del territorio di reagire agli eventi estremi”.
Ma non solo alberi. L’iniziativa prevede anche l’installazione di 15 Bee Hotel, rifugi artificiali per favorire la tutela delle api, fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi. Un gesto che integra sostenibilità ambientale e valore ecologico, andando a rafforzare una rete naturale sempre più fragile.
“Questo intervento realizzato insieme a Nespresso rappresenta un passo importante per salvaguardare la resilienza ambientale del Parco e la sua ricca varietà di specie”, ha aggiunto Elena Piazza, responsabile dei progetti di forestazione di AzzeroCO2.
L’attenzione agli argini fluviali si conferma come una delle priorità nella percezione collettiva: secondo i dati raccolti, gli italiani chiedono più aree verdi (44%), tutela degli habitat marini (33%) e interventi concreti contro l’impatto crescente degli eventi atmosferici estremi.
In un contesto in cui i territori e le comunità locali sono messi a dura prova, “Le città che respirano” si propone come un modello di rigenerazione partecipata, dove la forestazione urbana diventa strumento di protezione, bellezza e sostenibilità. Un investimento che, come sottolineato da Nespresso, ha già superato i 10 milioni di euro in progetti ambientali e sociali, con l’obiettivo di crescere ancora, guidato dalla voce dei cittadini.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.