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FIP, la malattia che uccide i gatti. Esiste una cura, ma in Italia è vietata

“Una cura c’è, ma non si può usare”: la denuncia dell’Enpa contro l’ingiustizia

Chivasso

FIP felina: una malattia che uccide

C’è una malattia terribile che da anni condanna a morte migliaia di gatti, cuccioli e adulti, in tutta Italia. Si chiama FIP – Peritonite Infettiva Felina ed è causata da un coronavirus felino, che nulla ha a che vedere con il Covid umano, ma che per gli amici a quattro zampe è letale. La diagnosi di FIP oggi equivale, per tantissime famiglie, a una sentenza senza appello. 

Eppure, una cura esiste. Funziona. In altri Paesi del mondo viene già somministrata con successo. Si tratta del farmaco GS-441524, un antivirale derivato dal “Remdesivir”, capace di salvare la vita ai gatti malati di FIP e di trasformare una condanna in una speranza concreta. Ma in Italia no. Qui la burocrazia si mette di traverso: il farmaco non è autorizzato e i veterinari, pur conoscendo il trattamento, non possono utilizzarlo. 

Gatto infettato con malattia FIP – Peritonite Infettiva Felina

Una situazione assurda e crudele, che obbliga tanti proprietari disperati a cercare soluzioni alternative, spesso rischiose e costose, acquistando il medicinale sul mercato nero o viaggiando all’estero. Tutto questo mentre il tempo stringe e la malattia avanza. 

L’EnpaEnte Nazionale Protezione Animali ha deciso di rompere il silenzio e ha lanciato una petizione nazionale per chiedere al Governo e al Ministero della Salute un intervento immediato. L’obiettivo è chiaro: autorizzare il GS-441524 in Italia e permettere ai veterinari di curare i gatti colpiti da FIP. La raccolta firme ha come obiettivo 100.000 firme per fare pressione sul Governo affinché intervenga in modo rapido ed efficace. 

La questione è approdata anche in Parlamento, con un’interrogazione ufficiale presentata dalle deputate Evi, Prestipino e Roggiani (Interrogazione Parlamentare), che chiede l’intervento urgente delle autorità sanitarie per sbloccare questa situazione insostenibile. 

“Non è accettabile sapere che esiste una cura e non poterla utilizzare”, denuncia l’Enpa. “Non possiamo più voltare lo sguardo altrove mentre ogni giorno famiglie intere piangono la perdita del loro compagno di vita, sapendo che si sarebbe potuto salvare”. 

Questa battaglia è per loro, per quei gatti che meritano una seconda possibilità, per quelle famiglie che oggi vivono nell’angoscia e nell’impotenza. 

La raccolta firme è aperta e chiunque può contribuire con la propria voce. Non è solo una questione di amore per gli animali: è una questione di civiltà, di rispetto per la vita. 

Si può davvero fermare questa ingiustizia e permettere ai veterinari di fare il loro lavoro: curare e salvare? 

Firma anche tu la petizione e dai una speranza a migliaia di gatti malati di FIP. Perché nessuno debba più morire solo perché la burocrazia è più forte della scienza. 

Firma la petizione ora! (clicca qui) 

 

 

FIP – Peritonite Infettiva Felina ed è causata da un coronavirus felino

 

 

 

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