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20 Marzo 2025 - 22:36
In corso Nigra se ne fanno di tutti i colori
Ivrea, Corso Nigra, 33. C'era una volta un cortile privato tranquillo tranquillo. Oggi regna il caos. E non è la solita esagerazione: bottiglie rotte, siringhe abbandonate, risse violente e spacciatori arroganti che si sentono padroni di casa. Un pezzo di città lasciato al degrado, dove la legge è quella della prepotenza e del menefreghismo istituzionale.
La cosa più grave? Nessuno sembra voler far nulla.
L'altro ieri, in pieno giorno, un ragazzo si è abbassato i pantaloni e una ragazza si è inginocchiata davanti a lui. No, non per pregare, ma per un'esibizione live da film porno, davanti agli occhi increduli di un intero condominio.
I residenti di Corso Nigra non ce la fanno più. Non è la prima volta che segnalano risse, degrado e spaccio al nostro giornale, ma sembra che l'unica risposta sia un silenzio assordante delle Istituzioni. E mentre loro aspettano un segnale, la situazione peggiora di giorno in giorno.
Proprio oggi, intorno alle 12.45, una signora ha parcheggiato la sua bici davanti a un negozio per fare acquisti, senza preoccuparsi di una borsa lasciata nel cestino. Il tempo di entrare e un ragazzo le ha scippato la borsa. La donna se n'è accorta e lo ha inseguito urlando. Solo allora il ladro, vistosi scoperto, le ha restituito il tutto e si è dileguato.
Insomma ormai si ruba alla luce del sole, senza paura e senza vergogna.
Ma non finisce qui. Il titolare del Buffet della stazione solo qualche giorno fa ci aveva raccontato di aver dovuto sbattere fuori una ragazza che, in pieno giorno, si aggirava tra i tavoli chiedendo chi avesse della coca da vendere. Senza il minimo pudore, come se fosse la cosa più normale del mondo. E come darle torto? In Corso Nigra ormai tutto è possibile.
Sempre in questo quartiere e sempre in questi giorni, alcuni ragazzi han spaccato un distributore automatico a calci e pugni.
“È diventato invivibile e pericoloso,” raccontano esasperati residenti e commercianti. “Questa zona è diventata il luogo ideale per lo spaccio di droga e per le adunate di ragazzi psichicamente alterati.”
E non si tratta solo di fastidio. “Spesso abbiamo paura a rincasare la sera,” continuano. “Non è raro arrivare e trovare il proprio garage occupato da ragazzi che consumano droga, o trovarli negli androni delle scale e perfino nelle cantine, che usano come bagni pubblici e punti di spaccio.”
Le scene che descrivono i cittadini sono da brividi.
“Un pomeriggio - ci avevano raccontato - uno spacciatore è entrato nell'androne delle scale con i suoi clienti e, redarguito da un condomino, ha reagito denudandosi e profferendo minacce. Non solo siamo costretti a convivere con la paura, ma ci troviamo davanti a ragazzi arroganti, volgari, irritabili e aggressivi.”
Risse, atti vandalici ed episodi di violenza sono ormai all'ordine del giorno, e chi abita in Corso Nigra si chiede se questa sia davvero la città che vogliamo. “Le violentissime risse e gli accoltellamenti non si contano più,” spiegano i residenti. “E nessuno sembra voler intervenire.”
Qui ci abitano famiglie con bambini piccoli, persone anziane e lavoratori che chiedono solo di vivere in pace, ma devono fare i conti con una situazione che li rende prigionieri nelle loro stesse case.
Qualcuno dovrebbe intervenire, insistono i residenti. Ma nulla si muove. “Non possiamo vivere con la paura di fare rientro a casa nostra,” è il loro appello disperato.
"La domanda che sorge spontanea è... - commenta amaro il consigliere comunale Massimiliano De Stefano - quanti altri episodi dovranno subire questi cittadini prima che qualcuno si decida a prendere provvedimenti?".
E De Stefano non è uno qualsiasi. Da mesi denuncia e interroga la giunta. Da mesi presenta mozioni. Da mesi chiede un presidio da queste parte delle forze dell'ordine. Da mesi segnala inascoltato come una particella di sodio nell'acqua Lete.
E non finisce qui. Commercianti e residenti denunciano l'assenza di illuminazione, le telecamere che non funzionano, le strisce pedonali scomparse e i parcheggi troppo bui. Tutto peraltro anche scritto in una raccolta firme inviata nei giorni scorsi al sindaco Matteo Chiantore...
Ci vorrebbe Vittorio Brumotti. L'inviato di Striscia la Notizia che mette in fuga i balordi. Qualcuno lo chiami. Qualcuno batta un colpo. Prima che sia troppo tardi.
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