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Solidarietà
20 Marzo 2025 - 12:30
Dalla Torino alle montagne del Marocco: 50 giorni in bici per la solidarietà
Un viaggio lungo cinquantotto tappe e quasi due mesi di pedalate per portare aiuto dove c’è bisogno. Parte il 22 marzo da Torre Pellice, in provincia di Torino, l’avventura del Marrakesh Express, un’iniziativa promossa dall’associazione Cinema Inclusione Partecipazione (Cip) che unisce sport, solidarietà e inclusione. L’obiettivo è raccogliere fondi per ricostruire un rifugio di montagna nel cuore dell’Atlante marocchino, distrutto dal devastante terremoto dell’8 settembre 2023. La spedizione attraverserà l’Italia, la Francia e la Spagna prima di raggiungere il Marocco, con arrivo previsto a Tassa Ouirgane, un villaggio situato a 65 km da Marrakesh.
La carovana, composta da circa 50 volontari, si alternerà lungo il percorso, garantendo una staffetta costante. Tra loro, un partecipante speciale: Diego Cossotto, 56 anni, non vedente, che affronterà l’intero viaggio in tandem, dimostrando che inclusione e determinazione possono superare qualsiasi ostacolo. Un’iniziativa che non è solo un’impresa sportiva, ma un vero e proprio messaggio di speranza per la comunità marocchina colpita dal sisma.
Le prime tre tappe italiane toccheranno Fossano, Ormea e infine Ventimiglia, ultima fermata in Italia prima del passaggio in Francia. A Ventimiglia, ad accogliere i ciclisti, saranno diverse realtà associative come Caritas, We World, Spes e la diaconia valdese, impegnate nel supporto a migranti e persone con disabilità. Presso la sede della Spes, in corso Limone Piemonte, alle 17:30, verrà presentato ufficialmente il progetto, con un momento di condivisione a base di tè e dolci marocchini offerti dalla comunità islamica locale. A seguire, alle 18:00, sarà proiettato il cortometraggio "Resto", realizzato dall’associazione Cip, che racconta il primo anno di collaborazione tra l’organizzazione e le popolazioni marocchine colpite dal terremoto.
L’impatto del sisma del settembre 2023 è stato devastante: interi villaggi dell’Atlante sono stati rasi al suolo, lasciando migliaia di persone senza casa e senza punti di riferimento. Il rifugio che verrà ricostruito grazie ai fondi raccolti dal Marrakesh Express sarà non solo un punto di ristoro per escursionisti e viaggiatori, ma anche un luogo di aggregazione per la comunità locale. Un’iniziativa che punta a lasciare un segno concreto, dimostrando che lo sport può diventare un veicolo di cambiamento sociale e solidarietà.
Il percorso della carovana ciclistica attraverserà la Francia e la Spagna, attraversando paesaggi mozzafiato e città ricche di storia, prima di imbarcarsi per il Marocco. Qui, la fatica delle pedalate si trasformerà in un gesto tangibile di aiuto e sostegno. Ma l’iniziativa vuole anche sensibilizzare sull’importanza dell’inclusione e della partecipazione attiva: l’unione di volontari, sportivi e associazioni dimostra che insieme si può fare la differenza.
Il Marrakesh Express non è solo un viaggio, ma una sfida umana e sociale, che parla di resilienza, incontro tra culture e voglia di ricostruire. La speranza è che questa iniziativa possa ispirare altre azioni di solidarietà, perché ogni chilometro percorso è un passo verso un futuro migliore per chi ha perso tutto.
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