AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
14 Marzo 2025 - 17:01
Satispay
Dopo l'ondata di proteste scatenata dall'introduzione della commissione dell’1% su ogni transazione, Satispay ha deciso di prendere la parola. L'azienda, in una lettera inviata alla nostra redazione, contesta la narrazione di una “rivolta” tra i commercianti, minimizzando il dissenso e difendendo la sua scelta.
Secondo quanto scritto dall’ufficio stampa di Satispay, gli esercenti che hanno espresso malcontento sarebbero meno dell’1% del totale, e solo lo 0,1% avrebbe manifestato l’intenzione di chiudere il contratto. Non solo: l'azienda afferma che il tasso di nuovi ingressi nel circuito starebbe addirittura migliorando con il nuovo pricing, segno – a loro dire – che la modifica risponde alle esigenze del mercato.
La piattaforma, che conta oltre 400 mila commercianti aderenti (e non 350mila, come precedentemente riportato), respinge con decisione l'accusa di voler "scaricare i costi" sugli esercenti. A detta loro, il nuovo modello tiene conto di servizi aggiuntivi, tra cui buoni pasto e buoni acquisto Satispay, strumenti che – sottolineano – vengono accreditati subito, senza i lunghi tempi di attesa previsti da altri operatori.
Per quanto riguarda il nuovo schema di commissioni, Satispay spiega che il vecchio modello già prevedeva un costo fisso di 20 centesimi per pagamenti sopra i 10 euro. In questa fascia, quindi, la percentuale di trattenuta oscillava già tra l’1% e il 2%, a seconda dell’importo dello scontrino. Con la nuova formula, invece, la percentuale diventa fissa, ma viene compensata – sostengono – da servizi aggiuntivi che porterebbero più valore agli esercenti.
Nonostante queste precisazioni, il malcontento non sembra placarsi tra chi si sente tradito da una piattaforma che in origine si era presentata come alternativa alle commissioni bancarie. Alcuni esercenti delle Valli di Lanzo, tra cui Fabrizio Angeli del ristorante Il Vecchio Borgo di Mezzenile, continuano a vedere in questa mossa un cambio di rotta penalizzante, soprattutto per chi lavora con margini stretti.
La questione rimane aperta: sarà davvero il mercato a decidere, come afferma Satispay? Oppure gli esercenti insoddisfatti riusciranno a farsi sentire, forzando l’azienda a una marcia indietro? L’unica certezza, per ora, è che il dibattito è tutt’altro che chiuso.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.