AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
12 Marzo 2025 - 22:02
URSULA VON DER LEYEN PRESIDENTE COMMISSIONE EUROPEA
Ci avevamo sperato, in un No, pur contro ogni evidenza, ma dal Parlamento europeo è giunto oggi il sì al piano per il riarmo dell’Ue. Evidentemente il popolo dei pacifisti conta poco, in queste grandi faccende. Contano molto di più l’economia senza etica, le grandi industrie belliche, gli incomprensibili posizionamenti delle varie nazioni. Si poteva fare meglio? Noi pensiamo di sì. Le strade erano diverse e molto più ragionevoli: il pacifismo tout court, con l’uso più incisivo della diplomazia; il riarmo senza (quasi) spese, che si limitasse a razionalizzare l’esistente (un proiettile in Finlandia deve avere lo stesso calibro di uno in Francia); soprattutto una mentalità che non mettesse il sospetto al primo posto…
Così non è stato. Che poi si tratti di 500 miliardi oppure, come leggevo, di una cifra molto inferiore spalmata su più anni, poco cambia.
E stupisce che personaggi politici che credevamo “padri nobili”, a partire dal Presidente della Repubblica, fossero e siano così pervicacemente a favore del riarmo. “Se vuoi la pace prepara la guerra” non ci convince, perché le armi, se ci sono, prima o poi spareranno, qui da noi o altrove.
E adesso? Adesso continuerà e si inasprirà il dibattito fatto di accuse reciproche tra i fautori del piano riarmo e i contrari. Ma c’è una cosa che vorremmo raccomandare, nella nostra modestia, per quel che vale: non approfittatene per dividervi ancor più. Non abbiamo bisogno di ulteriori frammentazioni. Se qualcosa ci ha insegnato il pacifismo, è il valore del dialogo, l’importanza della diplomazia. Allora mettiamoli in pratica subito, fra di noi, con i fratelli o cugini dei nostri o altrui partiti. Sforziamoci di capire le rispettive ragioni, discutiamo senza odio, ma con l’empatia di chi sa che anche l’avversario può essere mosso da idee (per sé) oneste, cercando i punti in comune.
Ogni volta che la sinistra (chiamiamoli e chiamiamoci “progressisti”, “democratici”, “comunisti”, “antifascisti”…) si divide, la destra ride, il capitalismo avanza un po’ di più, tutti perdiamo qualcosa…
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.