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10 Marzo 2025 - 09:20
Un pomeriggio di formazione e sensibilizzazione ha animato il Salone dell’Oratorio San Francesco a Venaria Reale, dove, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, si è svolto, sabato 8 marzo, un corso di autodifesa femminile.
L’evento, promosso dall’Oratorio San Francesco e dall’ASD Nuova Takudai Venaria, con il patrocinio del Comune di Venaria, ha offerto alle partecipanti un'opportunità concreta per apprendere tecniche di difesa personale attraverso il Metodo Globale Autodifesa (MGA), con l’obiettivo di fornire strumenti pratici per affrontare situazioni di pericolo e aumentare la consapevolezza di sé.
L'iniziativa ha registrato una grande affluenza e ha visto la partecipazione di numerose autorità e professionisti del settore. A intervenire, tra gli altri, il sindaco di Venaria Reale Fabio Giulivi, Don Marco Durando, responsabile dell’Oratorio San Francesco, Cesare Busini, maestro judoka e presidente dell’ASD Nuova Takudai, l’avvocata Sara Caruana, fiduciaria regionale Fijlkam MGA, e l'ispettore capo Roberta Bernardinello, coordinatrice dell'Ufficio Tutela Fasce Deboli. A moderare l’evento, la giornalista Barbara Dafne Virga.
Al centro del corso c’è stato il Metodo Globale Autodifesa (MGA), una disciplina sviluppata dalla Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM) che punta non solo all’apprendimento di tecniche di difesa, ma anche alla prevenzione e alla gestione di situazioni di pericolo.
Corso di autodifesa personale a Venaria Reale
"Con questa tecnica, ogni donna — dall'adolescente alla donna più matura — può imparare strategie utili per difendersi da situazioni di violenza - ha sottolineato il sindaco Fabio Giulivi - Non serve essere forti o allenate: il corso insegna a sfruttare astuzia e consapevolezza del proprio corpo per reagire in modo efficace. Oltre alle tecniche di difesa, aiuta a riconoscere i segnali di pericolo, rafforzare l’autostima e il senso di controllo, avere più fiducia in sé stesse e meno paura”.
Le dimostrazioni pratiche hanno coinvolto istruttori esperti e atleti, che hanno mostrato come semplici tecniche possano fare la differenza in situazioni critiche. L’autodifesa, infatti, non riguarda solo la forza fisica, ma anche la capacità di anticipare il pericolo, reagire con prontezza e mantenere il sangue freddo.
Il corso di autodifesa si inserisce in un quadro più ampio di iniziative promosse dal Comune di Venaria Reale per la sicurezza e il benessere delle donne. L’evento richiama infatti una mozione del Consiglio Comunale, volta a incentivare progetti di formazione sulla sicurezza personale e la prevenzione della violenza.
"Questa iniziativa va oltre i semplici auguri per l’8 marzo: è un’azione concreta per dare alle donne strumenti reali per sentirsi più sicure e consapevoli del proprio valore", ha ribadito il sindaco. Un messaggio forte e chiaro, che si è tradotto in un momento di formazione, condivisione e crescita personale.
L’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione di numerose figure professionali e istituzionali, tra cui la Polizia Locale e i Carabinieri di Venaria Reale, presenti per offrire supporto e consigli pratici.
Un ringraziamento speciale è andato a Don Marco Durando, che ha messo a disposizione gli spazi dell’Oratorio, e a Cesare Busini, maestro judoka e organizzatore del corso, il cui impegno nella diffusione della cultura dell’autodifesa è stato determinante per il successo dell’iniziativa.
La consigliera Barbara Virga, che ha moderato l’incontro con competenza e sensibilità, ha sottolineato come eventi di questo tipo siano fondamentali per sensibilizzare la comunità e promuovere un cambiamento culturale, necessario per contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme.
L’8 marzo a Venaria Reale si è trasformato in un'occasione per affrontare con serietà un tema cruciale. Il corso di autodifesa non si è limitato a trasmettere tecniche pratiche, ma ha rappresentato un messaggio di empowerment e autodeterminazione, ricordando che ogni donna ha il diritto di sentirsi libera, sicura e padrona di sé stessa.
Di fronte alla violenza di genere, la risposta della comunità deve essere educazione, prevenzione e solidarietà.
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