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08 Marzo 2025 - 19:26
L'assessore regionale Andrea Tronzano
San Benigno Canavese potrebbe presto ritrovarsi sotto i riflettori, ma non per qualche scandalo politico o polemica amministrativa. Stavolta si parla di cinema, e non di una semplice sala parrocchiale con il proiettore scassato, ma di un vero e proprio colosso dell’industria cinematografica. Circolano infatti voci insistenti su un possibile investimento da 100 milioni di euro per la costruzione di un mega studio cinematografico, destinato a rivoluzionare il panorama produttivo del Nord Italia.
Secondo le indiscrezioni, una multinazionale di calibro internazionale starebbe valutando l’area di San Benigno, in direzione Chivasso, per realizzare un complesso cinematografico da 300 mila metri quadrati, dotato di tecnologie all’avanguardia pronte ad attirare produzioni di altissimo livello, sia italiane che straniere. A garantire il peso del progetto ci sarebbero addirittura professionisti legati a Amazon, Netflix, Disney, Warner Bros e Sky, con collaborazioni passate con registi del calibro di Ridley Scott. Insomma, niente gite scolastiche con la telecamera, ma una vera e propria industria da Oscar.
I numeri fanno girare la testa: il maxi investimento potrebbe creare migliaia di posti di lavoro e far lievitare il PIL di Torino, del Piemonte e dell’Italia intera di oltre 152 milioni di euro. Numeri che fanno sognare, anche se la prudenza è d’obbligo: le promesse sono tante, ma finché non si posa la prima pietra, meglio non esultare troppo.
Il primo cittadino di San Benigno, Alberto Graffino, ha confermato che ci sono stati contatti con gli investitori, mostrando ottimismo e sottolineando che l’area è perfetta per ospitare uno studio cinematografico: tranquillità, scarso inquinamento acustico e privacy assicurata. L’amministrazione comunale ha già garantito il suo pieno supporto, assicurando equità nei trattamenti economici per i proprietari dei terreni coinvolti.
Anche la Regione sembra guardare con favore al progetto: Andrea Tronzano, assessore al bilancio e alle attività produttive del Piemonte, ha già espresso il suo pieno sostegno all’operazione. Se l’idea dovesse concretizzarsi, si parlerebbe anche di una revisione del piano regolatore per migliorare le infrastrutture e ampliare l’offerta ricettiva della zona. Insomma, non solo cinema, ma anche turismo, alberghi e forse qualche nuova strada per evitare che San Benigno si trasformi in un ingorgo perenne.
Per ora tutto sembra promettente, ma come sempre in Italia tra il dire e il fare c’è di mezzo una montagna di burocrazia. Il progetto esiste, gli interessi pure, ma serviranno tempo, autorizzazioni e – soprattutto – che nessuno inizi a mettere i bastoni tra le ruote. Se andasse in porto, San Benigno potrebbe davvero diventare la Hollywood del Piemonte. Se invece finisse come tanti altri progetti ambiziosi, resterà solo l’ennesima bella storia da raccontare al bar.
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