AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
08 Marzo 2025 - 17:29
Marilena Grill
Un semplice francobollo è diventato il nuovo terreno di scontro tra memoria storica e polemica politica. L’emissione, il 7 marzo, di un francobollo dedicato a Marilena Grill, giovane ausiliaria della Repubblica Sociale Italiana, ha acceso un dibattito che va ben oltre la filatelia. Il provvedimento, voluto da Poste Italiane e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha sollevato immediatamente critiche e prese di posizione, in particolare dall’ANPI, che accusa il governo di tentare una riscrittura della storia.
Marilena Grill aveva 16 anni quando, nell’aprile del 1945, venne prelevata da un gruppo di partigiani e trattenuta nella caserma di Corso Valdocco a Torino. Nei giorni successivi fu giustiziata. Il francobollo la inserisce nella serie I Valori Sociali, definendola una “vittima della guerra civile italiana”, una scelta che ha suscitato forti reazioni. L'Associazione Nazionale Partigiani ha subito condannato l’iniziativa, ritenendola un tentativo di riabilitazione della RSI e una pericolosa operazione di equiparazione tra chi combatté per la Liberazione e chi, invece, scelse di servire la dittatura fascista. Il nodo della contestazione non è tanto il ricordo della ragazza in sé, quanto l’interpretazione che questa scelta suggerisce: il rischio, per l’ANPI, è quello di riscrivere il passato attraverso il filtro della riconciliazione postuma.
Ad aumentare il livello dello scontro è il fatto che, nella stessa occasione, è stato emesso anche un francobollo in memoria di Marisa Rodano, partigiana, esponente dell’UDI e figura di spicco della politica italiana del dopoguerra. La famiglia Rodano si è dissociata dall’operazione, parlando di una scelta inaccettabile. Equiparare le due figure significa, secondo loro, ridurre il conflitto tra fascismo e Resistenza a una semplice tragedia comune, privandolo del suo significato storico e politico. La critica non è isolata. Anche alcuni storici vedono nella decisione del governo un tentativo di proporre una narrazione più sfumata della guerra civile italiana, inserendo nel dibattito pubblico elementi che possano rivalutare, almeno in parte, il ruolo di chi scelse la RSI. Una strategia già vista con il francobollo dedicato a Italo Foschi, un altro caso che ha suscitato polemiche.
Dall’altra parte, chi difende il provvedimento sostiene che commemorare Grill non significhi rivalutare il fascismo, ma semplicemente riconoscere il dramma umano di una guerra civile. La ragazza non era un soldato, non impugnò mai un’arma e morì in circostanze tragiche. Per i suoi sostenitori, escluderla dalla memoria collettiva significherebbe esercitare una forma di censura ideologica. L’argomento si inserisce in un dibattito più ampio che da anni riguarda la gestione della memoria storica in Italia. Eventi come le foibe o le esecuzioni sommarie del dopoguerra vengono sempre più spesso riproposti in chiave politica, con il rischio che il passato venga letto attraverso le lenti del presente, piuttosto che con il rigore dell’analisi storica.
Il caso del francobollo dedicato a Marilena Grill dimostra ancora una volta come il passato continui a dividere profondamente l’Italia. Da una parte, chi teme che si voglia riscrivere la storia per riabilitare il fascismo. Dall’altra, chi denuncia una gestione selettiva della memoria, in cui alcune vittime vengono ricordate e altre ignorate. A quasi ottant’anni dalla Liberazione, la questione resta aperta. La memoria non è mai neutrale, e ogni tentativo di affrontarla rischia di trasformarsi in un nuovo scontro ideologico. Nel frattempo, il francobollo è stato emesso, ma la polemica intorno al suo significato è tutt’altro che chiusa.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.