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L'avvocato risponde

Bloccato dal vicino: il parcheggio selvaggio diventa reato

Lascia l’auto davanti al cancello e impedisce l’accesso: la Cassazione conferma che è violenza privata. Querela o esposto, ecco cosa fare

Bloccato dal vicino: il parcheggio selvaggio diventa reato

Bloccato dal vicino: il parcheggio selvaggio diventa reato

Buongiorno avvocato. È dal mese scorso che il mio vicino di casa parcheggia quotidianamente l’automobile davanti al mio cancello rendendo molto difficoltoso (e talora impossibile) l’accesso al cortile. Ho provato a rappresentargli la problematica, ciononostante sta continuando a tenere il medesimo comportamento. Che cosa posso fare?

Marco, Settimo Torinese

Gentile lettore, la condotta del Suo vicino, così come descritta, integra gli estremi del reato di violenza privatadisciplinato all’articolo 610 del nostro codice penale, il cui interesse giuridico che mira a preservare è la libertà di ciascuno ad autodeterminarsi liberamente secondo le proprie volontà.

Nel caso da Lei sottoposto la Sua libertà di autodeterminazione, rappresentata nello specifico dalla possibilità di accedere alla Sua proprietà in qualsiasi momento lo desideri e senza alcuna difficoltà od impedimenti, risulta essere lesa dal comportamento del vicino che, senza alcuna ragione e consapevole di arrecarLe un pregiudizio, indifferente continua, tutt’oggi, a parcheggiare il veicolo davanti al cancello della Sua abitazione.

auto parcheggiata male

Il reato, a seguito dell’entrata in vigore della cosiddetta Riforma Cartabia nel dicembre del 2022, è divenuto perseguibile a querela di parte, ad eccezione di determinate ipotesi non ravvisabili in questo caso. Potrà pertanto proporre una delazione nei confronti del vicino, dalla quale trarrà origine un procedimento penale o, in alternativa, limitarsi a presentare un esposto alle Forze dell’Ordine, volto meramente a richiamare, tramite queste ultime, il soggetto ad un comportamento corretto.

La sussistenza della integrazione della fattispecie criminosa in argomento nel caso di specie è, tra l’altro, confermata da copiosa giurisprudenza (tra tutte, si consideri la sentenza della Corte di Cassazione penale del 16 ottobre 2017 n. 1913 e la sentenza della Corte di Cassazione penale a Sezioni Unite del 27 gennaio 2022 n. 18891) secondo cui integra il delitto di violenza privata la condotta di colui che parcheggia la propria auto con la consapevolezza di ostruire l’accesso alla parte lesa.

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