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08 Marzo 2025 - 19:55
Entrare nel cimitero di Tonengo, frazione di Mazzè, non dovrebbe suscitare angoscia. Al contrario, dovrebbe essere un momento di pace, riflessione e ricordo di chi non c’è più. Eppure, negli ultimi tempi, varcare quel cancello significa scontrarsi con immagini che spezzano ogni rispetto verso chi riposa lì e i parenti che ne custodiscono la memoria.
Lo scenario che appare è desolante. Lastre di marmo instabili, alcune addirittura trattenute con lacci di fortuna color blu, rischiano di cadere da un momento all'altro. La sicurezza promessa dall’amministrazione comunale sembrerebbe non essere mai arrivata, nonostante le reiterate richieste. Ma non è tutto.
Un altro ‘spettacolo’, che ad essere sinceri ha del macabro, attende chi si addentra nella parte destra del camposanto, dove le recenti operazioni di esumazione hanno lasciato cicatrici profonde. Sacchi di plastica bianchi e verdi, lasciati aperti e sparsi senza alcun ritegno accanto a tombe private, contengono frammenti di bare, pezzi di legno marcio, maniglie arrugginite e resti di imbottiture ormai consunte dal tempo. Materiali che parlano di vite concluse, trattati con un’assenza di rispetto che lascia increduli.
Le foto che ci sono pervenute parlano chiaro, con crudezza silenziosa: quei sacchi, alcuni squarciati e malamente accatastati, sono abbandonati da giorni accanto alle tombe private, alla mercé degli agenti atmosferici e della curiosità dei visitatori. Il senso di abbandono si percepisce al primo sguardo: grandi sacchi bianchi e verdi ammassati vicino a una parete del cimitero, quasi fossero rifiuti comuni in attesa di uno smaltimento che tarda ad arrivare.
I cittadini si chiedono, non senza rabbia: “È questo il rispetto che meritano i nostri cari defunti?”.
La situazione non è solo una questione di decoro, ma anche di sicurezza e igiene pubblica. Sembrerebbero esserci procedure che non vengono rispettate, è la domanda che si pone il gruppo di minoranza “Squadra Canavese – Mazzè Futura”, guidato da Massimo Stevanella, diventa urgente: “Quando interverrà l’amministrazione comunale per risolvere questa incresciosa situazione?”.
Non si tratta solo di decoro urbano, ma di un’offesa profonda alla memoria e al dolore dei familiari dei defunti, che ogni giorno devono assistere impotenti a tale degrado. La richiesta della lista civica è chiara e urgente: messa in sicurezza definitiva delle strutture pericolanti e immediato smaltimento dei rifiuti speciali, nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie e del regolamento cimiteriale.
Perché se anche i morti non trovano pace, che speranza resta ai vivi?
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