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Cronaca
22 Febbraio 2025 - 22:37
Polmonite e crisi respiratoria: Papa Francesco resta in gravi condizioni
Le condizioni di Papa Francesco restano critiche e il Pontefice non è ancora fuori pericolo. Secondo il bollettino diffuso dalla Sala stampa vaticana, nella mattinata di sabato il Santo Padre ha avuto una crisi respiratoria asmatiforme di lunga durata che ha richiesto la somministrazione di ossigeno ad alti flussi.
Gli esami del sangue hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, ossia una carenza di piastrine, associata ad anemia, per cui si è reso necessario ricorrere a trasfusioni di sangue. Nonostante sia rimasto vigile per tutta la giornata, il Papa è apparso più sofferente rispetto al giorno precedente. La prognosi resta riservata.
Dopo un iniziale ottimismo da parte dei medici del Policlinico Gemelli, dove Francesco è ricoverato dal 14 febbraio, la situazione è peggiorata su diversi fronti. Le complicazioni respiratorie e la necessità di trasfusioni richiedono ulteriori valutazioni per individuare le cause e adattare la terapia per la polmonite bilaterale che ha colpito il Pontefice. L’esplicito riferimento alle condizioni critiche e alla maggiore sofferenza rispetto ai giorni precedenti ha alimentato la preoccupazione non solo tra i fedeli ma anche tra i vertici della Chiesa.
Il mondo prega per Papa Francesco
Per la seconda domenica consecutiva, l’Angelus sarà trasmesso solo in forma scritta. Deluse le aspettative di chi sperava di vedere il Papa affacciarsi dalla finestra del decimo piano del Gemelli per guidare la preghiera mariana. Nonostante il riposo notturno sia stato buono, la giornata di ieri ha segnato un peggioramento che richiederà diversi giorni per valutare l’efficacia delle terapie, considerando anche l’età avanzata del Pontefice, che a 88 anni presenta fragilità dovute a diverse patologie.
Negli ultimi anni, infatti, Papa Francesco ha affrontato numerosi problemi di salute: soffre di sciatalgia e gonalgia, nel 2019 è stato operato di cataratta, nel 2021 ha subito un intervento chirurgico al colon, mentre nel 2023 ha dovuto affrontare un’infezione polmonare. Inoltre, all’età di 21 anni, gli fu asportato il lobo superiore del polmone destro, rendendolo più vulnerabile a complicazioni respiratorie. Anche debellando la polmonite in corso, rimarrebbero comunque le condizioni croniche come le bronchiectasie con bronchite asmatica, che rappresentano un terreno fertile per le infezioni.
Intanto, mentre si attendono aggiornamenti medici, alcuni alti esponenti della Chiesa sono intervenuti per fermare le speculazioni sulle possibili dimissioni del Pontefice. Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, ha definito queste voci “inutili speculazioni” e “commenti fuori luogo”, invitando a evitare illazioni in un momento così delicato per la salute del Santo Padre.
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