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Putinisti in biblioteca sponsorizzati dal Comune: l'assessore alla Cultura li snobba?

Oggi pomeriggio venerdì 21 febbraio alle 18 si svolge nella biblioteca “Movimente” di Chivasso l’incontro con lo storico “un tantino" anti Ucraina...

Putinisti in biblioteca sponsorizzati dal Comune: l'assessore alla Cultura li snobba?

Putinisti in biblioteca sponsorizzati dal Comune: l'assessore alla Cultura li snobba?

Oggi pomeriggio venerdì 21 febbraio alle 18 si svolge nella biblioteca “Movimente” di Chivasso l’incontro con lo storico Diego Giachetti, autore di un libro su Vasco Rossi, che dialogherà col professore Tullio Rapone, intellettuale della “Sinistra italiana” del Chivassese. È l’ultimo degli appuntamenti del ciclo “Quattro libri sul ‘900”. I tre precedenti erano stati con gli storici Bruno Maida, Gianni Oliva e Eric Gobetti, sempre in dialogo con il professor Rapone.

Abbiamo già scritto dell’aspetto politico di questi incontri. Un aspetto un po’ “sinistro”: non nel senso politico “di sinistra”, ma nel senso di atroce, considerato il feroce massacro, mediatico oltre che a colpi di bombe, al quale le grandi e arroganti potenze (Trusk e Putin) sottopongono Zelenski, il presidente di un piccolo paese aggredito sanguinosamente. Per la verità Oliva non fa parte di questa sinistra compagnia: è favorevole a sostenere l’Ucraina. Maida non si è pronunciato. Ma Gobetti e Giachetti antipatizzano per l’Ucraina. Antipatizza pure Rapone, che conduce tutti e quattro gli incontri. Un Gobetti, un Giachetti e quattro Rapone fanno sei antiucraini contro un solo filoucraino, Gianni Oliva. Un 6 a 1 per la Russia. Complimenti al Comune di Chivasso! Non sapevo la sinistra stesse con i forti e contro i deboli.

L'incontro si tiene presso la biblioteca Movimente

Ma adesso scendiamo dell’alta cultura e parliamo di banali soldi pubblici. Soldi che era opportuno spendere, mentre la mensa scolastica e il dormitorio tribolano squattrinati?

Chiariamo: non penso che il ciclo del professor Rapone costi molto. Forse non costa quasi nulla.

Ci sono costi fissi: il patrocinio del Comune comporta l’uso gratuito dei locali della biblioteca, con la piccolissima spesa per la corrente elettrica e il riscaldamento fuori orario, il pagamento dello straordinario di un dipendente della biblioteca, ecc. Non so se i quattro storici siano stati pagati o almeno spesati. In fondo vengono a Chivasso a promuovere la vendita dei propri libri, e qualcuno di loro potrebbe averlo fatto gratuitamente.

Ma, lo ribadisco, credo che il costo dei quattro incontri sia limitatissimo. Però il Comune organizza già un ciclo di presentazione di libri: il Festival della Letteratura “Chiavi di lettura”, le cui serate sono condotte direttamente dall’assessore alla cultura Gianluca Vitale. Gli ultimi due ospiti sono stati Dario Vergassola e Paolo Mieli. Domanda: il ciclo di Rapone è un doppione del quale si poteva fare a meno e risparmiare?
Si dirà: il pluralismo delle idee è un bene, è il sale e pepe della democrazia. Anzi, il conflitto delle idee è proficuo, è un fattore di progresso civile e politico.

Nel secolo scorso ce l’hanno ricordato due grandi piemontesi, il liberale progressista Piero Gobetti e il liberale conservatore Luigi Einaudi. Ma un Comune a corto di soldi deve fare i conti con la realtà e risparmiare dove è possibile. E poi il pluralismo potrebbe venire rispettato senza maggiori costi all’interno di un unico ciclo di incontri: basta alternare ospiti di diverso orientamento culturale e politico. E può esprimersi all’interno degli incontri stessi, dove dal pubblico chiunque può alzare la mano e dire: “Gentile professor relatore, io non sono affatto d’accordo con Lei, e Le spiego perché”. E in più ricordiamo che il Comune sovvenziona anche il teatro e la musica.

Infine, una curiosità: se andate a visitare il profilo Facebook dell’assessore alla cultura Gianluca Vitale troverete molte foto dei suoi incontri “Chiavi di lettura” (Festival della Letteratura) con l’assessore che dialoga con gli invitati Vergassola e Mieli. Ma, curiosamente, non troverete mai (fino ad oggi) la locandina dei “Quattro libri sul ‘900” del professor Rapone. Eppure si tratta pur sempre di “cultura” sponsorizzata dal Comune. Perché Vitale non pubblicizza Rapone? Sembra quasi che Vitale voglia disconoscere il ciclo di Rapone: “Io non c’entro, io organizzo il Festival di Letteratura, il resto non è opera mia e se per caso avete qualcosa da ridire non venite da me”. Come potremmo dargli torto? Il Festival della Letteratura è la Serie A, la nave ammiraglia. Con tutto il rispetto Giachetti non è Mieli.

Curioso, no? Facciamo una ipotesi. Forse il sindaco prima ha approvato, ovviamente, la proposta del proprio assessore Vitale, del quale ha fiducia avendolo nominato lui, e che è un indipendente in quanto che nelle elezioni del giugno 2022 non si era presentato in alcuna lista. Poi ha dovuto accontentare anche le ambizioni culturali della lista “Sinistra ecologista Chivasso”, dove qualcuno se la tira da intellettuale, e che, non paga di avere l’ambiente, pretende di infilarsi anche nella cultura...

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