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Canavese in lotta per la Gurit: "Per la Regione quei lavoratori non esistono"

La chiusura dello stabilimento minaccia 56 lavoratori. Sindacati e politica regionale cercano soluzioni alternative

Canavese in lotta per la Gurit: "Per la Regione quei lavoratori non esistono"

Canavese in lotta per la Gurit: "Per la Regione quei lavoratori non esistono"

La battaglia dei lavoratori della Gurit di Volpiano si sposta a Palazzo Lascaris. Dopo gli scioperi e i presidi sotto l’Unione Industriali di Torino, il caso arriva in Regione Piemonte grazie a un’interrogazione presentata dalla capogruppo del Pd, Gianna Pentenero, che ha puntato il dito contro la Giunta Cirio, accusandola di immobilismo di fronte a una crisi che mette a rischio il futuro di 56 lavoratori diretti e 20 addetti somministrati.

"Per la Regione quei lavoratori non esistono", ha dichiarato Pentenero, chiedendo alla Giunta di chiarire quali misure intenda adottare per sostenere i dipendenti della Gurit e mitigare l’impatto sociale ed economico della chiusura dello stabilimento.

L’azienda svizzera ha confermato il piano di delocalizzazione in Cina, ribadendo la volontà di cessare la produzione a Volpiano a partire da aprile. Una scelta definita irrevocabile, nonostante l’azione dei sindacati Filctem Cgil, Uiltec Uil e Femca Cisl, che da settimane si battono per scongiurare la chiusura.

Lunedì 10 febbraio, durante un sciopero di otto ore per turno, i lavoratori hanno manifestato davanti alla sede torinese degli industriali con cartelli e slogan duri: "Gurit Volpiano chiude! È troppo costosa, dicono... E noi tutti licenziati". Un messaggio chiaro, rivolto a una proprietà che, almeno fino a questo momento, non ha dato segnali di ripensamento.

A Torino era presente anche Daniel Sven Dahlqvist, presidente del Consiglio d’amministrazione e firmatario della procedura di licenziamento. L’incontro con i rappresentanti dei lavoratori non ha però portato aperture significative: "Abbiamo contestato i licenziamenti, ma l'azienda non ha mostrato alcuna disponibilità al confronto", ha commentato Carlo Giunta, della Filctem Cgil. "Sarà una battaglia lunga", ha aggiunto, annunciando un nuovo round di trattative previsto per mercoledì 19 febbraio.

A fianco dei lavoratori si è schierato anche il sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli, che ha già lanciato un appello affinché la Regione si attivi concretamente per difendere l’occupazione.

"Dobbiamo esplorare tutte le soluzioni possibili", ha ribadito Pentenero, chiedendo alla Giunta Cirio di sostenere il piano delle organizzazioni sindacali, che chiedono un tavolo di confronto per valutare alternative alla chiusura.

Il tempo stringe e la Gurit sembra decisa a chiudere i battenti. Ma i lavoratori non vogliono arrendersi. "Questa è una battaglia per il futuro di decine di famiglie", ha ricordato Pentenero. "La Regione non può restare a guardare".

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