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La Diana 33: l’anteprima tra storia, tradizione e passione per il Carnevale di Ivrea

Alla Enoteca Vino e Dintorni, un evento tra cultura e convivialità ha anticipato l’uscita della storica rivista dedicata al Carnevale eporediese. Ospiti d’eccezione e un brindisi beneaugurante per celebrare il numero 33

Helena Verlucca, Francesco Gioana e Ciro Lubrano

Helena Verlucca, Francesco Gioana e Ciro Lubrano

Nell’accogliente atmosfera dell’Enoteca Vino e Dintorni a Ivrea, si è svolta l’anteprima de La Diana 33, la storica rivista che da più di trent’anni racconta il Carnevale di Ivrea e l’etnografia canavesana. Un appuntamento atteso e partecipato, che ha visto la presenza di figure di spicco del panorama culturale e carnevalesco.

Tra gli ospiti d’onore, fiato ai pifferi e rullo di tamburi, pure il Generale Ulisse Falchieri, accompagnato dalla consorte.

A presentare la rivista sono stati Francesco Gioana e Helena Verlucca, che con passione e competenza ne hanno illustrato i contenuti e le peculiarità. Il periodico, edito da Edizioni Hever, diretto da Mauro Saroglia, si distingue ancora una volta per l’alta qualità delle fotografie di Massimo Sardo e Luisa Romussi, capaci di restituire l’intensità dei momenti vissuti, gli sguardi, i colori e la tensione emotiva che caratterizzano la manifestazione eporediese.

gioana

Il Generale

Le immagini del Carnevale 2024  selezionate con cura, permetteranno a chiunque di rivivere i momenti più iconici, dando spazio a protagonisti, cerimonie e dettagli che spesso sfuggono nella frenesia della festa.

Ma La Diana 33 non è solo un album di ricordi visivi. L’impegno culturale della rivista si manifesta attraverso approfondimenti storici che legano il Carnevale al passato, come l’analisi sui moti del 1821 curata da Franco Quaccia, e riflessioni più ampie sul futuro della manifestazione. Tra queste spicca il contributo di Liborio La Mattina, che si interroga su come rendere il Carnevale un evento di rilievo internazionale, e di Ciro Lubrano, che con una nota visionaria immagina il Carnevale del 2035. E se Fabiano Zamuner apre una possibile nuova ricerca partendo dalla scienza delle religioni, Maurizio Leggero riflette sulle divise degli Ufficiali dello Stato Maggiore.  All'interno anche una simpatica iniziativa sulle canzoni storiche reinterpretate dal Coro La Serra a cui hanno partecipato tutte le 9 squadre di aranceri.

Sono ovviamente presenti i rossi berretti frigi dei DOC (e l’ignominia dei Gnoch) del Carnevale 2024 e continua la rubrica, a cura di Massimo Sardo, su “I Signori dei Cavalli”, che portano avanti con passione e dedizione una tradizione molto importante, non solo per il Carnevale eporediese, ma anche per tutto il Canavese, la cura e la gestione di quegli splendidi animali dal portamento antico e nobile: i cavalli.

Non manca, come sempre, lo sguardo attento di Francesco Gioana, che con il suo stile provocatorio e diretto si sofferma su una questione tanto affascinante quanto inquietante: come è stato possibile cancellare otto secoli di storia e, con essi, perdere finanziamenti ministeriali che avrebbero potuto sostenere e valorizzare il Carnevale di Ivrea? Una domanda che rimane aperta, offrendo spunti di riflessione sulla gestione del patrimonio culturale della città e sulle scelte compiute nel corso degli anni.

La serata, scandita da interventi appassionati e dalla curiosità dei presenti, si è conclusa con un brindisi beneaugurante. La scelta dell’enoteca come luogo dell’evento non è stata casuale: tra un calice e l’altro, si è voluto sottolineare che il Carnevale non è solo celebrazione, ma anche condivisione, confronto e impegno concreto per il futuro. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, lasciandosi coinvolgere dalle anticipazioni offerte dai curatori della rivista e dalla promessa di un’edizione ancora più ricca di spunti e approfondimenti.

Per chi vorrà sfogliare e conservare La Diana 33, l’uscita ufficiale è prevista per il 16 febbraio 2025, con disponibilità nei punti vendita e nelle librerie a un prezzo di 12 euro. Un numero che, come ogni anno, non sarà soltanto un racconto del Carnevale appena trascorso, ma una chiave di lettura per comprenderne l’evoluzione, le radici e le prospettive. Un pezzo di storia che si rinnova, pagina dopo pagina.

la diana

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