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40 anni di arance, battaglie e credenze. I Credendari festeggiano con Patrizio Roversi

La squadra di aranceri più giovane del Carnevale di Ivrea celebra il suo anniversario con un evento speciale tra storia, leggende nordiche e racconti di viaggio, guidato dal celebre conduttore di Turisti per Caso

Patrizio Roversi e Syusy Blady

Patrizio Roversi e Syusy Blady

Ci sono storie che si scrivono a suon di parole, e altre che si imprimono nei cuori con il rumore delle arance che si schiantano sul selciato. Quella dei Credendari Aranceri, la più giovane squadra a piedi dello Storico Carnevale di Ivrea, è una di queste. Nati nel 1985, in un'epoca in cui il Carnevale era già una tradizione radicata ma ancora in trasformazione, i Credendari hanno scelto di distinguersi sin dal primo giorno.

Non solo arance, ma valori. Non solo battaglia, ma famiglia. Non solo una settimana di Carnevale, ma dodici mesi di presenza attiva sul territorio.

Ed è proprio per celebrare questo spirito unico che il 22 febbraio 2025, presso la suggestiva Sala Santa Marta di Ivrea, andrà in scena un evento speciale: "40 anni di sentieri giallo-blu", una celebrazione della storia, delle radici e del futuro della squadra.

A guidare il pubblico in questo viaggio straordinario ci sarà Patrizio Roversi, viaggiatore instancabile, volto noto della televisione, ma soprattutto amico dei Credendari e "Madrino Creden-T-ario". Con lui, i partecipanti ripercorreranno le tappe fondamentali di una storia che ha attraversato quattro decenni, intrecciando racconti, esperienze e passioni. Un viaggio che non sarà solo rievocazione, ma un mosaico di suoni, immagini ed emozioni, arricchito da contributi straordinari.

Non si parlerà solo di Carnevale. Perché i Credendari Aranceri non sono solo una squadra, ma una comunità, capace di guardare oltre la tradizione e di contaminarsi con esperienze nuove e affascinanti. Ecco perché la serata vedrà la partecipazione di figure insolite per un evento carnevalesco, ma perfettamente in sintonia con il suo spirito. Ci saranno gli Skald nordici Ragnarok, moderni cantastorie delle saghe vichinghe, a dimostrazione che ogni epoca ha i suoi guerrieri e le sue epopee. Ci sarà Eoria Stones, con un racconto in chiave fantasy dedicato ai temi cari ai Credendari: il coraggio, la lealtà, la forza del gruppo. E ci saranno i giovani di Intercultura, a testimonianza del fatto che il Carnevale non è solo un evento locale, ma un ponte tra mondi e culture diverse.

Perché Ivrea è stata, ed è ancora, una città di passaggi, di incontri, di scambi. E la storia dei Credendari lo racconta ogni anno, attraverso il giallo e il blu che sventolano sopra i loro caschi e nei loro stendardi.

A suggellare questa celebrazione non poteva mancare il supporto di chi, da anni, segue e racconta il Carnevale di Ivrea con uno sguardo curioso e appassionato. Patrizio Roversi e Syusy Blady, coppia storica di Turisti per Caso, hanno dedicato ai Credendari un servizio speciale, andato in onda il 7 febbraio su La7.it, Travel Non Stop, Canale Italia e le web TV di Turisti per Caso e Italia Slow Tour. Perché il Carnevale non è solo battaglia: è cultura, è storia, è viaggio. E chi meglio di un esperto narratore di viaggi come Patrizio Roversi poteva guidare questo racconto?

credendari

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Nel tempo, il Carnevale di Ivrea è diventato un evento conosciuto in tutto il mondo. Ma la sua vera essenza si trova nei volti di chi lo vive ogni anno, nelle strade che diventano teatro di un rito collettivo, nei gruppi di aranceri che si sfidano tra le piazze, uniti dalla passione per una storia che si rinnova senza perdere la sua autenticità. I Credendari Aranceri hanno saputo interpretare questa tradizione con uno spirito diverso, mettendo al primo posto i legami umani. "Famiglia, amicizia, divertimento", il loro motto, non è uno slogan, ma un impegno. Un impegno che dura da quarant’anni e che si rinnova ogni volta che un nuovo arancere si unisce alla squadra, pronto a portare avanti la fiaccola del giallo e del blu.

L’ingresso all’evento è libero. Tutti sono invitati a partecipare, a condividere, a lasciarsi trasportare dal racconto di quarant’anni di Credendari Aranceri. Un racconto che non si ferma qui. Perché il viaggio continua.

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