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Postamat KO da novembre: cittadini esasperati contro Poste Italiane

Protestano i cittadini: “Disservizio inaccettabile”

Postamat KO da novembre: cittadini esasperati contro Poste Italiane

Postamat KO da novembre: cittadini esasperati contro Poste Italiane

Cresce la protesta dei cittadini di Chivasso per il protrarsi del disservizio all’ufficio postale di via Dante Alighieri, il cui Postamat è fuori uso da metà novembre. Da quel momento, nonostante le reiterate richieste di intervento, Poste Italiane non ha ancora provveduto a ripristinare l’unico sportello automatico di questa parte della città. Una situazione che sta creando disagi a numerosi residenti, costretti a rivolgersi ad altri Postamat come quello in viale Matteotti o nella frazione Castelrosso.

«È un’autentica vergogna – commentano alcuni utenti in coda all’ingresso –. Non tutti hanno la possibilità di spostarsi agevolmente per raggiungere le altre postazioni, soprattutto chi è anziano o ha problemi di mobilità. Poste Italiane dovrebbe ascoltare le nostre lamentele e risolvere quanto prima il problema».

La vicenda che ha innescato questo lungo disagio risale alla notte tra domenica 10 e lunedì 11 novembre 2024, quando un gruppo di ladri ha cercato di manomettere il bancomat dell’ufficio postale di via Dante Alighieri. Il piano criminoso, tuttavia, non è andato a buon fine a causa di un sistema di sicurezza che ha liberato inchiostro nero sulle banconote e, con ogni probabilità, anche sui malviventi, rendendo la refurtiva inutilizzabile e gli stessi ladri più facili da identificare.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri di Chivasso, allertati dal dispositivo di sicurezza. Sebbene i malviventi siano riusciti a darsi alla fuga, le forze dell’ordine sono tuttora al lavoro per raccogliere indizi utili a risalire ai responsabili, contando anche sulle tracce di inchiostro che potrebbero aver lasciato.

Il fallimentare furto di Chivasso non è stato l’unico episodio di quella notte. La stessa banda di malviventi, almeno secondo l’ipotesi degli inquirenti, avrebbe agito anche a Rubiana e Beinasco, colpendo altri due uffici postali. In tutti e tre i casi, il sistema di sicurezza e l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine hanno mandato all’aria i loro piani, costringendo i ladri a fuggire senza bottino.

  • A Rubiana, poco dopo mezzanotte, i malviventi hanno cercato di far esplodere il bancomat dopo aver oscurato le telecamere con lo spray, ma il tentativo è andato a vuoto.
  • A Beinasco, verso le 3:30, l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri ha messo in fuga la banda.
  • A Chivasso, infine, l’erogazione dell’inchiostro ha vanificato il tentato furto e macchiato le banconote, rendendole inutilizzabili.

I carabinieri di fronte all'ufficio postale di via Dante Alighieri

Nonostante l’episodio risalga a novembre, il Postamat dell’ufficio postale di via Dante Alighieri non è ancora stato ripristinato. In questi tre mesi, la situazione non ha fatto che peggiorare: molti cittadini si sono ritrovati costretti a recarsi altrove per svolgere semplici operazioni come prelievi o versamenti. Per chi non possiede un mezzo di trasporto o ha difficoltà a spostarsi, ciò si traduce in code più lunghe negli uffici limitrofi e notevoli perdite di tempo.

«È assurdo – lamenta un pensionato del quartiere –. Da quando c’è stato il tentato furto, qui non si riesce più a prelevare. Dicono che stanno lavorando per sistemarlo, ma ormai sono passati mesi e non ci sono state novità concrete».

Quanto accaduto a Chivasso si inserisce in un quadro più ampio di preoccupazioni legate alla sicurezza nell’area del Canavese. I sistemi antifurto si rivelano sempre più sofisticati – come dimostra l’inchiostro “macchiante” del Postamat – ma la sensazione dei residenti è che il territorio resti esposto a episodi di microcriminalità.

L’installazione di misure di sicurezza più avanzate negli uffici postali e nei luoghi sensibili è cruciale per proteggere i beni materiali e supportare il lavoro delle forze dell’ordine. Dall’altro lato, la collaborazione tra istituzioni e gestori dei servizi pubblici (come Poste Italiane) diventa fondamentale per evitare che un furto, anche solo tentato, continui a creare disagi per mesi alla cittadinanza.

Nonostante le promesse di intervento, i cittadini di Chivasso attendono ancora risposte. «Siamo stanchi di sentirci dire che bisogna avere pazienza – riferisce un commerciante della zona –. Un bancomat fuori uso per così tanto tempo non è solo un problema di servizio, ma anche un danno all’economia locale. Chi si reca in altre parti di Chivasso o nei comuni vicini finisce per fare acquisti altrove, e questo penalizza le attività del quartiere».

La speranza è che Poste Italiane intervenga il prima possibile per ripristinare il Postmat e porre fine a un disservizio che, a giudicare dalle proteste, è diventato il simbolo di un’inerzia non più tollerabile. Fino ad allora, le lamentele continueranno a farsi sentire e i residenti di via Dante Alighieri dovranno rassegnarsi a fare qualche chilometro in più per ritirare il proprio denaro o effettuare operazioni di routine.

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