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30 Gennaio 2025 - 11:57
Don Alessio Toniolo
Dal Piemonte al cuore dell’Africa: il cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, si prepara a vivere un’esperienza di fede e condivisione che lo porterà fino a Nairobi, nel cuore pulsante del Kenya. Dal 30 gennaio al 5 febbraio 2025, la sua presenza nella parrocchia dei Santi Innocenti di Tassia, una delle periferie più popolose della capitale keniota, sarà un momento di profonda comunione con la comunità locale e con quei missionari torinesi che, con dedizione, hanno reso vivo il messaggio cristiano tra le difficoltà e le sfide del territorio.
don Paolo Burdino, fidei donum presso la parrocchia di Tassia alla periferia est di Nairobi
Il cardinale Repole sarà accolto da don Paolo Burdino, ex parroco di San Carlo Canavese, che ha iniziato la sua missione a Nairobi nell’ottobre del 2015, avvicendandosi con don Mauro Gaino, rientrato in Italia dopo 14 anni di missione in Kenya. Con lui, padre Michael Wamunyu Ndirangu, missionario della Consolata, guida con passione una comunità in continua crescita. Una crescita non solo spirituale, ma anche concreta, grazie al sostegno di tanti fedeli che, da anni, contribuiscono alla realizzazione di progetti fondamentali per il tessuto sociale di Tassia.
Ad accompagnare l’arcivescovo in questo viaggio di fede e solidarietà, ci sarà anche don Alessio Toniolo, parroco tra Ciriè e i comuni limitrofi di cinque comunità, nonché incaricato diocesano per i missionari fidei donum. Per lui, questo viaggio è un ritorno: ha già visitato la missione più volte, guidando anche gruppi di giovani. Insieme, testimonieranno il legame indissolubile tra la diocesi torinese e questa realtà africana che, con determinazione e fede, sta costruendo il proprio futuro.
La storia della parrocchia dei Santi Innocenti affonda le sue radici nel 29 aprile 2012, quando il cardinale John Njue, allora arcivescovo di Nairobi, celebrò la Messa che sancì ufficialmente la nascita della nuova parrocchia. Fu un giorno di grande festa, in cui la chiesa – appena costruita – aprì per la prima volta le sue porte alla comunità. La guida pastorale fu affidata a due sacerdoti torinesi, don Mauro Gaino, in Kenya dal 2003, e don Beppe Gobbo.
Don Mauro Gaino, viceparroco a Ciriè alla fine degli anni ‘90, ha operato a Tassia per oltre cinque anni dopo aver trascorso i suoi primi otto anni di missione a Lodokejek, un’area a 1.800 metri di altitudine vicino a Maralal, a circa 400 km da Nairobi, tra le capanne dei pastori Samburu. Lodokejek, il cui nome significa "dalle gambe sanguinanti", è stata la prima missione torinese, fondata nel 1984 da don Piero Gallo e don Beppe Gobbo.
Negli anni successivi, la comunità ha continuato a crescere con l’arrivo di don Paolo Burdino, nel 2015, e don Daniele Presicce, che vi è rimasto fino al 2023. In tredici anni, la parrocchia si è ampliata, diventando un vero e proprio punto di riferimento per la popolazione locale. Nel 2018 è stata inaugurata la Hall, uno spazio dedicato agli incontri comunitari e alle attività parrocchiali. A questa si è aggiunto il Saint Margaret, un centro che accoglie bambini disabili, e persino un forno, in cui si preparano dolci destinati alla vendita per sostenere la comunità.
Il dicembre 2022 ha segnato un altro passo importante: la posa della prima pietra della chiesa succursale dedicata al beato Benedict Daswa, presieduta dal vescovo di Nairobi, monsignor Philip Arnold Subira Anyolo. Oggi, quell’opera sta prendendo forma e la visita del cardinale Repole sarà l’occasione per constatare i progressi compiuti e per lanciare un altro importante progetto: la costruzione di un dispensario medico, un’ancora di salvezza per tante famiglie della zona.
Il viaggio del cardinale Repole in Kenya sarà scandito da momenti di forte spiritualità e condivisione. Il 1° febbraio 2025, la comunità di Tassia celebrerà per la prima volta la memoria liturgica del beato Daswa, il primo martire sudafricano ucciso in odio alla fede nel 1990 per essersi rifiutato di partecipare a un rito sciamanico. Sarà una giornata di festa, con una Messa solenne presieduta dal cardinale, battesimi e un grande pranzo comunitario.
Il giorno seguente, domenica 2 febbraio, il cardinale visiterà la parrocchia dei Santi Innocenti, incontrerà i Missionari della Consolata e avrà un momento di confronto con il vescovo di Nairobi, monsignor Anyolo. Una tappa particolarmente significativa sarà la visita alla Cattedrale di Nairobi, dove si respira un forte legame con la Chiesa torinese. Qui, le raffigurazioni di Don Bosco, Giuseppe Allamano e persino i richiami alla Sindone rappresentano un filo invisibile che unisce le due comunità.
Infine, la visita si concluderà con la celebrazione di una Messa in una delle Jumuiye, le piccole comunità cristiane di base, che si riuniscono per la preghiera e la formazione spirituale. Un ultimo momento di incontro, di fede e di speranza, prima del rientro in Italia.
Un viaggio che non è solo un atto pastorale, ma un segno tangibile di una Chiesa che si fa prossima, che cammina insieme ai suoi fedeli, ovunque essi siano. Dal cuore di Torino alle periferie di Nairobi, il messaggio resta lo stesso: una fede che unisce, sostiene e costruisce un futuro migliore per tutti.
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