AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
29 Gennaio 2025 - 16:07
Giusy Scafidi
Si è tenuta domenica 5 gennaio dell’anno in corso l’inaugurazione del nuovo bar Scafidi - Sapori del Territorio, nella centralissima via Ivrea di Cuorgnè.
Il locale, rimasto vuoto dalla chiusura dello storico Bar Pasticceria Aimonino, è stato rilevato dalla Tornado Snc di Maurizio Scafidi e C. e ha accolto a braccia aperte una nuova attività a conduzione familiare.
La società è composta dai tre fratelli Scafidi: Maurizio, Giusy e Giacomo, conosciuti ed apprezzati dai loro clienti per il loro carattere aperto e gentile e con una naturale predisposizione al contatto interpersonale. Da 31 anni sono nel campo della ristorazione con il loro American Bar Ristorante, sito nella medesima città, e con un’ulteriore attività a Castellamonte, il Bar Cabosse.
Visualizza questo post su Instagram
Viviamo in un’epoca in cui ci vuole una certa dose di coraggio per aprire un’attività, così come lo è mandarne avanti una già avviata da tempo. Inoltre risultano innumerevoli i locali, anche quelli più storici, che hanno chiuso i battenti e che spesso restano sfitti per uno svariato periodo di tempo. Motivo per cui, su vari bilanci, si contano più le serrande che si abbassano di quelle che si alzano.
Un tema difficile quello dei locali commerciali sfitti e delle vetrine vuote e la città di Cuorgnè non ne è stata esente. Pensiero che afferma anche Giusy Scafidi (in foto), che attualmente gestisce il nuovo bar in via Ivrea: «Io e i miei fratelli siamo originari della Sicilia, siamo nati giù e siamo venuti a vivere nel Canavese che eravamo dei bambini. Conosciamo bene questa città, abbiamo molta voglia di fare e abbiamo voluto lanciarci in qualcosa di nuovo. Così abbiamo deciso di aprire questa attività cercando di puntare a qualcosa che potesse rinnovare questa piazza, puntando anche sui prodotti del territorio. Qui di aziende agricole e di “Maestri del gusto” che lavorano in maniera seria ed importante ce ne sono molti, e forniscono prodotti di qualità. In questo modo contribuiamo anche nel dare la giusta importanza a questo territorio canavesano e alle zone limitrofe, ci teniamo molto a valorizzarlo.»
Il nuovo locale Scafidi - Sapori del Territorio offre una varietà di prodotti che ci si aspetta di trovare in un qualsiasi bar tradizionale, la clientela può così spaziare a piacimento tra prodotti dolci e salati. Inoltre in laboratorio vi lavorano due pasticceri, che si occupano della preparazione di pasticceria secca, pasticceria fresca esclusivamente monoporzione - da non confondere quindi con una pasticceria tradizionale in cui si trovano anche i classici pasticcini - e di torte che vengono fatte esclusivamente su ordinazione. «E per ogni ricorrenza non mancheranno i prodotti ed i dolci a tema. - specifica Giusy Scafidi - Per l’Epifania avevamo le tradizionali focacce della Befana, a breve cominceremo con le bugie di Carnevale e via a seguire.»
Il locale non dispone però di una cucina attrezzata per la preparazione di piatti come primi e secondi, quindi per l’ora di pranzo punta sull’offerta di alcuni tipi di piatti unici, freddi o riscaldati, in maniera tale da venire incontro a quei lavoratori che hanno una breve pausa pranzo e che optano per un pasto più leggero.
Mentre per quanto riguarda la valorizzazione del territorio canavesano i fratelli, nonché commercianti, Scafidi, investono sulla promozione della vendita di svariati prodotti locali. Nonostante la recente apertura, risulta disponibile un discreto numero di prodotti canavesani esposti in vetrina, che con il tempo verrà ampliata.
Ad oggi tra questi prodotti di qualità si possono trovare: composte e succhi di frutta, salse e antipasti di verdure, creme con Nocciole Piemonte I.G.P., prodotti senza glutine, miele, vini e liquori. Il tutto derivante da cascine, mulini, aziende agricole e vinicole di varie località del Canavese: Cuorgnè, Borgiallo, Valperga, Agliè, Caluso e tante altre.
Per concludere, di questi tempi aprire e mantenere in attivo un’attività commerciale è tutt’altro che semplice, ma quando di mezzo vi sono coraggio, tanta voglia di lavorare, di fare e di rinnovarsi vi possono essere buone possibilità di riuscita. Ovviamente vanno però considerati anche molti altri fattori, da non sottovalutare sono difatti anche una sana ambizione, esperienza pregressa e una discreta possibilità economica o comunque essere consapevoli del fatto che in aiuto o vi è un garante oppure vi sia la necessità di dover impegnare qualcosa per la riuscita del proprio progetto.
«Il mio consiglio per i giovani che volessero, dopo una certa esperienza, cimentarsi e lanciarsi nell’apertura di un’attività – suggerisce Giusy Scafidi – è quello di essere ambiziosi e di avere coraggio. Ad oggi, purtroppo, si vede poca ambizione nei giovani. Devono credere di più in loro stessi, mettere in cantiere sacrificio e fatica e, ancora di più, perseguire i loro sogni con determinazione e motivazione costante.»
Avere quindi solo un’idea, purtroppo non basta, occorre avere esperienza, presentare un buon business plan, lavorare sodo, guardare lontano e proseguire con professionalità e passione. E se ci si aggiunge anche la valorizzazione delle risorse del proprio territorio, questo potrà venire maggiormente apprezzato e proseguiranno nel tempo il rispetto e il valore del patrimonio del territorio.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.