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Medaglia d’Onore a Giulio Riboli, deportato dai nazisti

Il Prefetto di Torino premia le vittime dei lager nazisti. Riconoscimento postumo a Giulio Riboli, ritirato dal nipote Umberto Capellaro, con il supporto del Comune di Banchette

Medaglia d’Onore a Giulio Riboli, deportato dai nazisti

Questa mattina, presso l'Aula Magna della Scuola Ufficiali dell'Esercito, si è svolta una solenne cerimonia in occasione del Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale istituita per commemorare le vittime dell'Olocausto e riflettere sugli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Il Prefetto di Torino ha consegnato le Medaglie d'Onore, conferite dal Presidente della Repubblica, a cittadini, militari e civili che furono deportati e internati nei lager nazisti durante le persecuzioni nazifasciste.

Tra i destinatari di questo prestigioso riconoscimento, anche Speranza Riboli, originaria di Banchette, figlia di Giulio Riboli, deportato durante il periodo più buio del Novecento. Impossibilitata a partecipare personalmente, la medaglia è stata ritirata dal nipote, Umberto Capellaro, che ha espresso profonda gratitudine per l'onorificenza assegnata al nonno.

La cerimonia odierna si inserisce in un più ampio programma di iniziative promosse dalla Città di Torino per il Giorno della Memoria 2025. Oltre alla consegna delle Medaglie d'Onore, la città ha organizzato mostre, spettacoli, concerti, visite guidate, incontri e altre cerimonie ufficiali, con l'obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare la comunità, mantenendo viva la memoria storica di un periodo oscuro che ha profondamente segnato l'umanità.

il nipote

giulio riboldi

In un comunicato stampa dell'Amministrazione comunale di Banchette, un ringraziamento particolare è stato rivolto al Consigliere comunale Piero Franco Paldino, che, in rappresentanza del Sindaco, ha accompagnato Capellaro alla cerimonia. La sua presenza testimonia la vicinanza delle istituzioni locali a chi porta con sé il peso della memoria storica, un patrimonio prezioso che la comunità è chiamata a preservare e tramandare alle generazioni future.

La Giornata della Memoria, celebrata ogni anno il 27 gennaio, data della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945, rappresenta un momento di profonda riflessione collettiva. 

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