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19.000 euro per rimuovere i rifiuti: Settimo affonda nella spazzatura e nei "costi"

Spese elevate, rapporti poco chiari e scarsa prevenzione: Fratelli d’Italia chiede risposte all’amministrazione comunale

I tre consiglieri comunali dei Fratelli d'Italia

I tre consiglieri comunali dei Fratelli d'Italia

Settimo Torinese, 2025: la gestione dei rifiuti abbandonati si trasforma nell’ennesima querelle tra il Comune e l’Oopposizione. Al prossimo consiglio comunale si discuterà, infatti un’interpellanza dei consiglieri comunali di Fratelli d’ItaliaVincenzo Andrea Maiolino, Francesco D’Ambrosio e Giorgio Carlo Zigiotto –  che lascerà l’amaro in bocca a tanti cittadini.

Secondo i dati riportati in un provvedimento dell'Amministrazione, infatti, la rimozione di circa 14,8 tonnellate di rifiuti abbandonati lungo la SS 11 avrebbe comportato una spesa di 19.266 euro più IVA, un importo definito “spropositato” dai consiglieri.

Elena Piastra

La somma comprende un costo fisso di 1.500 euro per l’intervento e una tariffa di 1,30 euro al chilogrammo, applicata dalla società incaricata, la Seta Spa.

Gli interrogativi riguardano il ruolo della ditta Vareco srl, incaricata di quantificare i rifiuti.

Il calcolo preciso del peso – 14,820 chili – è stato fondamentale per determinare il costo totale dell’intervento, ma i consiglieri chiedono chiarezza: “Quali sono stati i costi sostenuti dall’ente per questa rilevazione? Esiste una convenzione o si è trattato di un affidamento diretto?”.

Il sospetto è che il Comune abbia "pagato" ma non abbia verificato a fondo tutte le opzioni possibili.

Un’altra questione cruciale riguarda la mancata valutazione di soluzioni alternative.

“Perché non coinvolgere la società controllata Patrimonio, organizzandola per gestire operazioni di questo tipo?” si chiedono i firmatari.

Una scelta che avrebbe potuto ridurre sensibilmente i costi, mantenendo il servizio all’interno della rete comunale. E non è tutto.

Secondo i consiglieri, l’amministrazione avrebbe potuto richiedere preventivi ad altre società per confrontare le tariffe, invece di accettare passivamente il costo di 1,30 euro al chilogrammo, definito “poco conveniente”. “Si intende rinegoziare la tariffa per futuri interventi, o dobbiamo aspettarci un’ulteriore emorragia di denaro pubblico?”.

Le critiche non si fermano al piano economico. La questione delle discariche abusive lungo la SS 11 è sintomatica di una gestione carente sul fronte della prevenzione.

I consiglieri propongono l’installazione di sistemi di videosorveglianza, una misura che permetterebbe di scoraggiare comportamenti illeciti e, in caso di necessità, identificare i responsabili. “Perché l’amministrazione non investe in tecnologie che potrebbero evitare interventi così onerosi?”, incalzano Maiolino, D’Ambrosio e Zigiotto.

Il quadro che emerge è quello di un’amministrazione che interviene solo a posteriori, spendendo cifre elevate per tamponare problemi che si ripresentano ciclicamente.

I cittadini, già provati da tasse e rincari, si trovano a pagare il conto di un’inciviltà diffusa, ma anche di un’inefficienza amministrativa che appare sempre più evidente.

“Il problema non è solo il costo di questo intervento”, concludono i consiglieri, “ma l’assenza di una strategia a lungo termine. Continuare a spendere senza un piano di prevenzione è insostenibile”.

Insomma, Settimo Torinese si trova ancora una volta a fare i conti con una gestione che sembra più attenta a chiudere le emergenze che a prevenirle.

E mentre i cittadini si chiedono quale sarà la prossima spesa straordinaria, il dubbio rimane: c’è qualcuno al comando?

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