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24 Gennaio 2025 - 10:48
Viadotti della vergogna: il caos sulla bretella Santhià-Ivrea non ha fine
Le lunghe code sulla bretella tra Santhià e Ivrea sembrano destinate a perdurare, almeno fino ad aprile 2025. Un incubo che si ripete ogni weekend, quando decine di chilometri di auto si fermano, intrappolate tra due file di new jersey in cemento che bloccano il transito ai mezzi pesanti. Una situazione che ha portato gli utenti dell'autostrada a lanciare una petizione online, chiedendo soluzioni immediate per alleviare i disagi.
I due viadotti della Camolesa, situati tra i caselli di Santhià e Albiano d’Ivrea, sono al centro del problema. Interdetti ai mezzi con massa superiore a 3,5 tonnellate, questi viadotti hanno costretto l'Ativa Spa, la società che gestisce l'autostrada Torino-Ivrea-Valle d’Aosta, a ipotizzare una variante stradale alternativa. Tuttavia, ogni fine settimana, il caos si ripete: code chilometriche si formano a causa dell'obbligo di passaggio per tutti i mezzi tra le barriere di cemento, che impediscono il transito a tir e autobus.
Per chi si dirige verso la Valle d'Aosta, il viaggio si trasforma in un calvario. Il tratto tra Santhià e la località Mandriotta, lungo l'A4, diventa un imbuto. I restringimenti si ripetono lungo l'autostrada, ridotta a una sola corsia all'altezza di Quincinetto, con code che iniziano già da Pont-Saint-Martin. Il pericolo di frane aggrava ulteriormente la situazione, costringendo a ulteriori cambi di carreggiata e fermando i tir sulla bretella all’altezza di Albiano.
Lunghe code sulla bretella Santhià-Ivrea
I divieti e i restringimenti agli svincoli di Ivrea e Santhià hanno suscitato polemiche non solo tra gli automobilisti, ma anche tra le istituzioni. Il presidente della regione e le associazioni di categoria hanno espresso il loro disappunto, mentre gli utenti esasperati hanno promosso la petizione online "Troviamo una soluzione per le code degli svincoli Santhià e Ivrea".
Nei giorni scorsi, l’assessore regionale Luigi Bertschy ha effettuato un sopralluogo nel cantiere per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori. I lavori, che avrebbero dovuto iniziare all’inizio dell’autunno per concludersi prima delle vacanze natalizie, sono stati sospesi. Tuttavia, grazie all’intervento delle regioni coinvolte e del governo, le operazioni stanno ora procedendo in modo significativo.
Al termine dei lavori, sarà necessaria l’autorizzazione del ministero per l’apertura del bypass. Oltre al bypass, resta centrale la questione della messa in sicurezza o della ricostruzione dei due viadotti della bretella, un nodo che, secondo Bertschy, richiede "un’attenzione più alta".
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