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20 Gennaio 2025 - 10:58
Cinema Boaro, Ivrea
Il cinema Boaro di Ivrea resta chiuso, e con esso si ferma, almeno per un altro anno, la storica iniziativa del Cineclub, giunto alla sua 63esima edizione. La notizia arriva direttamente dagli organizzatori, che hanno comunicato l’impossibilità di svolgere il consueto appuntamento durante la stagione cinematografica 2024-2025.
“Ci spiace dover comunicare che, a causa del permanere della chiusura del cinema Boaro, la 63esima edizione del Cineclub non potrà svolgersi, neppure in forma ridotta, e slitterà direttamente alla stagione 2025-2026”, spiegano dal Circolo del Cinema Cineclub presieduto da Luigi Bellotto, sottolineando l’amarezza per una situazione di stallo che sembra non avere fine.
Le speranze di una rapida riapertura si sono infrante di fronte alla mancata definizione del passaggio di gestione e ai lavori necessari per adeguare la sala.
“Abbiamo sperato fino all’ultimo che si realizzasse il passaggio di gestione della sala e i conseguenti lavori per renderla più accogliente, sicura e funzionale, ma ad oggi non risulta ancora nulla di definito”, aggiungono.
La verità è che onostante la complessa interlocuzione tra i potenziali nuovi gestori e la proprietà dell’immobile, i tempi tecnici necessari per i lavori di adeguamento rendono impossibile una riapertura prima dell’autunno del prossimo anno. Una prospettiva che priva Ivrea non solo di un importante spazio culturale, ma anche di un pezzo della sua storia.
Gli organizzatori esprimono preoccupazione per le conseguenze di una chiusura prolungata: “Confidiamo ancora che sia scongiurata l’eventualità della chiusura del cinema Boaro: sarebbe una perdita gravissima per l’intera comunità eporediese. Ivrea non può permettersi di lasciare chiusa la sua più antica sala cinematografica e restare con un solo cinema attivo”.
Oltre al danno strutturale, c’è il rischio di perdere il Cineclub, un’esperienza culturale che ha resistito a decenni di cambiamenti e difficoltà.
“Sarebbe grave che un’esperienza straordinariamente longeva qual è il Cineclub, che affonda le sue origini nei giustamente celebrati Servizi Culturali Olivetti e che ha mostrato negli ultimi anni una rinnovata vivacità, dovesse concludersi per la mancanza di una sala cinematografica”.
Nonostante tutto, il Circolo del Cinema Ivrea non si arrende. “È un’eventualità che non vogliamo neppure prendere in considerazione e ci assumiamo l’impegno di cercare comunque una soluzione perché questa tormentata 63esima edizione del Cineclub possa svolgersi nella prossima stagione cinematografica 2025-2026”.
Giuseppe Boaro, pioniere del cinema: una storia eporediese tra innovazione e tragedia
Il nome di Giuseppe Boaro (1853-1939) si lega indissolubilmente alla nascita e alla diffusione del cinema in Italia e nel Canavese. Per comprendere il suo ruolo pionieristico, è utile risalire al contesto storico che segna la nascita della settima arte. La prima proiezione cinematografica riconosciuta si tenne il 28 dicembre 1895 al Grand Café di Boulevard des Capucines a Parigi, dove Louis e Auguste Lumière presentarono alcuni film girati con il cinematografo brevettato nello stesso anno.
In Italia, l'invenzione fece il suo debutto a Roma il 13 marzo 1896, grazie al fotografo Henry Le Lieure, per poi approdare a Milano e Torino. Proprio a Torino, il 7 novembre 1896, il cinematografo venne proiettato presso l’ex Ospedale di Carità in via Po da Vittorio Calcina, aprendo la strada alla diffusione del nuovo mezzo di intrattenimento.
In Piemonte, il cinematografo trovò il suo pubblico nelle fiere, nei luna park e nelle piazze animate dagli spettacoli degli ambulanti. Fu in questo contesto che Giuseppe Boaro, allora “meccanico” presso il gabinetto di fisica del Liceo “Carlo Botta” di Ivrea, acquistò un apparecchio Lumière nel 1897 e iniziò la sua attività di spettacoli itineranti. Boaro alternava le proiezioni cinematografiche a dimostrazioni scientifiche, unendo intrattenimento e divulgazione.
Il 4 luglio 1898, insieme a Italo Pacchioni, Boaro presentò una “dimostrazione di fisica, meccanica, raggi X, microscopia e cinematografia” ai duchi di Genova presso il teatro del Castello di Agliè. Questo evento può essere simbolicamente considerato la prima proiezione cinematografica in Canavese.
Nel 1905, le prime proiezioni cinematografiche vennero registrate a Ivrea presso il Teatro Giacosa, ma Boaro, negli anni successivi, si dedicò ad altre attività, gestendo un negozio di articoli sportivi e un laboratorio pirotecnico. Una tragedia personale segnò profondamente la sua vita: lo scoppio del deposito di polveri causò la morte del figlio Giovanni. Probabilmente fu questo evento a spingere Boaro a tornare al cinema, che nel frattempo stava conoscendo una crescente popolarità.
Il 24 e 25 ottobre 1910 inaugurò a Ivrea il cinema Splendor in via Palestro, trasformando i locali del suo precedente negozio in una sala cinematografica. Quella sala, che oggi porta il suo nome, è diventata un simbolo della cultura eporediese. L’insegna rinnovata, ancora sorretta dalle cariatidi originarie, rende omaggio a Boaro e a quello spettacolo al castello di Agliè che rappresenta una pietra miliare nella storia del cinema locale.
Giuseppe Boaro non è solo un pioniere della cinematografia, ma un innovatore che ha saputo portare il futuro nel cuore del Canavese, lasciando un’eredità che resiste nel tempo.
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