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16 Gennaio 2025 - 17:58
Continua la lotta per la difesa del Vallone di Sea. L’avvocato di ATA (Associazione Tutela Ambiente) di Ciriè ha formalmente notificato il ricorso al TAR contro il progetto del comune di Groscavallo, che minaccia la bellezza naturale di questa zona.
“Questo è un primo piccolo grande passo che abbiamo compiuto collettivamente per impedire la costruzione della strada nel Vallone di Sea” commenta il collettivo workless, che a fine dicembre, insieme al gruppo Valli di Lanzo in verticale, aveva avviato un crowdfinding per sostenere le spese legali.
Questa storia inizia nel settembre 2016, quando il comune di Groscavallo comunicò l’intenzione di accedere a fondi europei per realizzare una pista in questo territorio, ultima propaggine della Val Grande di Lanzo.
“Non siamo contrari a queste vie, pensiamo che si debbano esaminare i singoli casi sulla base dei reali benefici che possono apportare e sul loro impatto” aveva allora commentato l’associazione di Ciriè. Gli studi recenti hanno però portato a mettere in discussione la reale utilità di questa opera.
“Rivolgendosi a esperti, locali, frequentatori non si riesce a individuare uno scopo effettivo alla strada: non serve a niente e a nessuno, non migliora né tantomeno supporta o aiuta l’economia della Valle. L’aspetto ancora più grave è che il versante in cui verrà costruita questa strada è idrogeologicamente pericoloso, instabile e non adatto a sopportare degli interventi simili” commentano gli attivisti.
Quest’ultimo aspetto è centrale. Effettivamente, questa parte di territorio è soggetta a fenomeni di dissesto attivo, frane e instabilità delle pareti rocciose, e l’avvio del progetto potrebbe presentare delle criticità in termini di sicurezza.
Con l’avvio del crowdfunding, l’attenzione sul tema è cresciuta. Nonostante le vacanze natalizie, molte persone hanno deciso di aderire all’azione. In soli 21 giorni sono stati raccolti quasi 5000 euro.
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“Grazie a tutti gli esseri umani che hanno donato, condiviso, ci hanno appoggiato. Ma non è finita. Abbiamo ancora bisogno di raccogliere fondi per sostenere ATA, abbiamo ancora bisogno di voi” commenta workless collective. L’obiettivo prefissato è il raggiungimento di 10.000 euro. Un traguardo ambizioso, ma che non spaventa dato il successo che ha avuto fino ad ora.
“Chi non l'avesse ancora fatto ed è sensibile a questa "battaglia" per preservare la magica Sea, può donare un contributo (anche pochi euro fanno la differenza) e condividere. L'avevamo promesso e l'abbiamo fatto” ha concluso Valli di Lanzo in verticale.
È possibile donare a questo link.
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