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15 Gennaio 2025 - 11:19
Il Comune di Chivasso, simbolo di trasparenza e partecipazione, al centro del progetto 'Bilancio Pop', un esempio concreto di coinvolgimento attivo dei cittadini nella gestione della città.
Con il Bilancio POP Chivasso rivoluziona la trasparenza amministrativa. Il progetto, sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Management “Valter Cantino” dell’Università di Torino (UniTO), trasforma la rendicontazione sociale in uno strumento accessibile e sintetico. Scienza e comunicazione si uniscono per avvicinare istituzioni e cittadini in modo coinvolgente.
Il Popular Financial Reporting, meglio conosciuto come Bilancio POP, è una metodologia adottata a livello internazionale in Paesi come Stati Uniti, Canada e Australia. La sua essenza sta nel rendere chiari i dati amministrativi, trasformando numeri e bilanci complessi in narrazioni visive e comprensibili. Questa scelta si rivela cruciale in una società sempre più attenta alla trasparenza e al coinvolgimento attivo.
Con Chivasso, il Bilancio POP trova una nuova dimensione. Qui, UniTO ha giocato un ruolo fondamentale, sviluppando una griglia di indicatori capace di leggere non solo i numeri, ma anche le emozioni e le percezioni dei cittadini. La collaborazione ha reso possibile l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per analizzare più di 40 canali social, individuando temi di interesse, sentimenti positivi e criticità. Un metodo che dimostra quanto la tecnologia possa essere al servizio della partecipazione civica.
Il 2023 ha rappresentato per Chivasso un anno di crescita e consolidamento. I dati raccolti mostrano un aumento delle entrate comunali, che hanno toccato i 36,7 milioni di euro, con un incremento di quasi 3 milioni rispetto al 2022. In particolare, il settore ambientale ha registrato investimenti significativi: la spesa per la sostenibilità e la tutela del territorio è cresciuta di 1,4 milioni di euro, arrivando a un totale di 7,89 milioni. Parallelamente, gli investimenti nel verde pubblico hanno raggiunto i 626.000 euro, segnando un aumento del 38% rispetto all’anno precedente.
Chivasso va oltre la semplice cura delle aree verdi esistenti: nel 2023 sono stati gestiti 5.100 alberi, effettuati 350 interventi di potatura e piantate 230 nuove alberature. Queste azioni migliorano significativamente la qualità dell’aria e il paesaggio urbano, dimostrando un impegno concreto verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Interventi mirati come questi contribuiscono alla lotta al cambiamento climatico, alla protezione della biodiversità e alla creazione di comunità sostenibili, rappresentando un modello virtuoso di responsabilità ambientale e visione ecologica.
Ogni settimana, sui canali social ufficiali di Chivasso, il Bilancio POP viene presentato in pillole, accompagnato da infografiche semplici e accattivanti. Questa strategia non solo informa, ma stimola un dialogo attivo tra istituzioni e cittadini. “Rendere conto” diventa quindi più di un atto formale: è un invito alla condivisione di responsabilità e decisioni.
Professor Paolo Biancone, guida del Dipartimento di Management di UniTO, promotore di soluzioni innovative per migliorare l'efficacia delle politiche pubbliche attraverso piattaforme avanzate di monitoraggio e analisi.
Il Dipartimento di Management di UniTO, guidato dal Professor Paolo Biancone, ha creato una piattaforma che permette di monitorare e prevedere l’impatto delle politiche pubbliche, con l’obiettivo di migliorare costantemente l’efficacia dell’amministrazione. Questo strumento si è dimostrato essenziale per interpretare i bisogni della comunità e rispondere prontamente con azioni concrete.
Con l’introduzione di questa metodologia, Chivasso si pone come modello per altre realtà italiane. Il Bilancio POP non è solo un documento; è una lente attraverso cui la città può guardare al futuro, con un occhio attento al presente e un dialogo continuo con i suoi cittadini.
In un’epoca in cui il distacco tra istituzioni e persone sembra crescere, Chivasso dimostra che la partecipazione e la trasparenza possono essere la risposta. E mentre i dati raccontano di una città che investe in ambiente, cultura e sociale, il vero protagonista è il cittadino, che diventa parte attiva di un progetto di crescita collettiva.
Chiara Casalino, assessore al Bilancio della Città di Chivasso, protagonista del progetto Bilancio POP, si distingue per il suo contributo nell'innovazione della rendicontazione sociale e nella promozione della trasparenza amministrativa.
Per approfondire come trasparenza e partecipazione stanno guidando il cambiamento a Chivasso, abbiamo intervistato Chiara Casalino, assessore al Bilancio, che ci racconta il cuore di questo progetto.
Come è nata l’idea di adottare il Bilancio POP a Chivasso e chi ci lavora effettivamente?
“Il Bilancio POP rientra nella categoria degli strumenti di rendicontazione sociale che trasmettono ai cittadini le informazioni utili della Pubblica Amministrazione. L'idea di adottarlo a Chivasso nasce dalla necessità e volontà di rendere i dati finanziari e amministrativi più accessibili e comprensibili per i cittadini. Questo progetto è frutto della collaborazione tra il Comune di Chivasso e il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino. A lavorarci sono i membri del Comune, come la Segreteria Generale e referenti dei vari settori di attività, insieme al gruppo di ricerca dell’Università di Torino che sviluppa e applica questa metodologia di lavoro e alla cui attività scientifica in questo modo un Ente locale può intelligentemente contribuire”.
Quali sono stati i maggiori ostacoli incontrati nella sua realizzazione e come sono stati superati?
“Quelli principali sono stati la semplificazione del linguaggio tecnico e la raccolta dei dati extra-contabili, che però sono stati superati grazie alla collaborazione con UniTO, che ha certificato la congruità dell’approccio, e successivamente grazie all’uso di sintesi grafiche per rendere i dati più accessibili”.
In che modo il Bilancio POP è stato accolto dai cittadini? Ci sono stati feedback significativi o suggerimenti emersi dai canali social?
“Le reazioni di chi lo approccia sono molto positive, soprattutto nella forma delle infografiche sintetiche e suddivise per sezioni in cui abbiamo tradotto il contenuto del documento principale. I feedback sui canali social ritengo che potranno indicare un aumento della partecipazione e della comprensione degli atti amministrativi da parte dei cittadini”.
Quali indicatori sono stati considerati prioritari nel processo di analisi e comunicazione del Bilancio POP?
“Sono quelli che includono la demografia della popolazione e delle imprese, la struttura delle entrate e delle spese comunali, i risultati degli investimenti in opere pubbliche nel verde e nella gestione dei rifiuti, la nostra presenza su progetti PNRR, nonché i dati delle attività della Polizia Locale, del settore welfare e istruzione, e la restituzione della partecipazione alle principali attività culturali”.
La collaborazione con UniTO ha permesso di utilizzare tecnologie avanzate come l’IA? Come ha influenzato la redazione del Bilancio POP e quali risultati ha prodotto?
“Certamente, questa collaborazione ha permesso di utilizzare nello specifico metodologie avanzate per la raccolta e l’analisi dei dati, ma non specificamente l’IA. Penso in particolare al focus realizzato sulle principali parole chiave (#tag) grazie alle quali la nostra Città compare non solo sui social ma nel web in generale. Questo ha migliorato la precisione e la trasparenza del Bilancio POP, rendendolo uno strumento efficace per la comunicazione con i cittadini”.
UniTO ha sviluppato una griglia di indicatori specifici per Chivasso. Quali di questi ritieni più rappresentativi della città?
“É una domanda complessa; spero quindi di rispondere a nome di tutta l’Amministrazione scegliendo gli indicatori più rappresentativi legati alla sostenibilità ambientale, alla consistenza dei servizi prestati alla comunità e al loro reale costo in termini pro-capite, all’andamento dei finanziamenti per investimenti pubblici, alla consistenza e all’andamento del nostro tessuto economico”.
Il Bilancio POP può diventare uno standard per altre città italiane? Cosa consiglieresti a chi volesse implementarlo?
“Sì, ed è già realtà per moltissimi Enti locali e non solo (Regioni, Città metropolitane, Fondazioni, Ordini professionali, soggetti del terzo settore ed altri) e mi auguro possa diventare uno standard per sempre più città italiane grazie alla sua capacità di rendere i dati amministrativi accessibili a tutti. Mi permetto di consigliarlo perché permette anche di collaborare con enti accademici per garantire la precisione e la trasparenza dei dati, di adattare il modello alle specifiche esigenze della propria città, di sviluppare delle competenze che possono consentire all’intera comunità di riflettere e imparare dalla propria esperienza e dalla propria realtà oggettiva”.
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