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Tentato omicidio ai Murazzi, 12 anni per l’imputata ventenne

La pm definisce l’episodio un tentato omicidio peggiore di un omicidio consumato

Tentato omicidio ai Murazzi

Tentato omicidio ai Murazzi, 12 anni per l’imputata ventenne (foto di repertorio)

Dodici anni di carcere è la pesante richiesta avanzata dalla pubblica accusa per Sara C., ventenne torinese imputata per il gravissimo episodio che ha segnato la vita del giovane studente palermitano Mauro Glorioso. Il dramma si è consumato nella notte tra il 20 e il 21 dicembre 2023, quando una bicicletta, scagliata dall’alto del bastione dei Murazzi del Po, ha colpito il ragazzo, provocandogli ferite gravissime.

La vicenda, che ha scosso l’opinione pubblica, è giunta alla fase finale del processo presso il Tribunale di Torino. Durante la requisitoria, la pm Livia Locci ha descritto l’episodio come un "tentato omicidio peggiore della consumazione di un omicidio", sottolineando la gravità delle conseguenze per la vittima e la totale insensatezza del gesto.

Mauro Glorioso, che quella sera si trovava sull’argine dei Murazzi con alcuni amici in attesa di entrare in un locale, è stato colpito da una bicicletta lanciata da un gruppo di cinque adolescenti. L’impatto gli ha causato danni irreversibili, rendendolo simbolo di una tragedia che poteva essere evitata.

La giustizia ha già espresso i primi verdetti per gli altri coinvolti. I tre minorenni presenti al momento del gesto sono stati condannati con rito abbreviato a pene comprese tra i sei anni e otto mesi e i nove anni e sei mesi. Un quarto imputato, maggiorenne, dovrà affrontare un nuovo processo d’appello a fine gennaio, a seguito di una decisione della Cassazione.

Il caso di Sara C., l’unica imputata ancora sotto processo, rappresenta un nodo centrale nella ricerca di giustizia per Mauro e la sua famiglia. La richiesta di dodici anni di reclusione riflette non solo la gravità del gesto, ma anche la necessità di un monito sociale contro azioni di tale irresponsabilità.

Questo tragico evento continua a sollevare interrogativi sul comportamento dei giovani, sulla sicurezza nei luoghi pubblici e sulla prevenzione di episodi simili. Mentre la comunità segue con attenzione l’esito del processo, rimane il dolore di una famiglia distrutta e il ricordo di una notte che ha cambiato per sempre la vita di un giovane studente.

Mauro Glorioso

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